È il commento del Fabio Wasserfallen sulla 13a rendita AVS e in particolare sugli ulteriori spunti forniti dal sondaggio di 20Minuti/Tamedia
BERNA - «Come nelle indagini precedenti, non vediamo differenze significative tra i sessi e tra la popolazione urbana e quella rurale». A dirlo è il politologo Fabio Wasserfallen in un commento sulla 13a rendita AVS e in particolare sugli ulteriori spunti forniti dal sondaggio di 20Minuti/Tamedia. «La maggioranza degli elettori dell'UDC - continua - ha approvato l'iniziativa. Abbiamo già visto nelle indagini precedenti che ci sono grandi differenze in base all’istruzione e all’età. Nel sondaggio post-voto abbiamo valutato anche il comportamento di voto basato sulla fiducia nel Consiglio federale e sul reddito».
«Ciò che impressiona - spiega Wasserfallen - è la chiarezza con cui le persone maggiormente dipendenti dall'AVS hanno accettato la 13a rendita (69% di sì per redditi fino a 4'000 franchi). Allo stesso tempo, le persone con redditi molto elevati (a partire da 13'000 franchi), che fanno affidamento principalmente sul 2° e 3° pilastro per la propria previdenza, hanno rifiutato l’ampliamento dell’AVS (46% sì e 39% sì)».
Quanto più profonda è la fiducia nel Consiglio federale, tanto maggiore è stato il consenso. Anche la promessa dell'opposizione di aumentare le pensioni per i più poveri in caso di bocciatura dell'iniziativa non è stata credibile per l'elettorato (solo il 26% ha creduto alla promessa).