Il Consigliere nazionale della Lega presenta un'interpellanza: «All’attentatore di Zurigo verrà ritirata la cittadinanza elvetica?»
BERNA - «Lo scorso sabato 2 marzo a Zurigo un 15enne di origini tunisine ha accoltellato un ebreo ortodosso. Si tratta di un atto di terrorismo islamico e di un crimine d’odio. E, tra quelli registrati in Svizzera, è quello con l’autore più giovane». Lorenzo Quadri, Consigliere nazionale della Lega dei Ticinesi, interviene nella vicenda del grave fatto di sangue accaduto a Zurigo e lo fa con un'interpellanza al Consiglio federale.
«Quante persone residenti in Svizzera risultano “a rischio di terrorismo” secondo le informazioni a disposizione delle autorità federali? Quale monitoraggio esiste sulla radicalizzazione dei giovani musulmani residenti in Svizzera?» chiede Quadri.
Poi lo interroga su quanto riportato da un quotidiano zurighese che ha raccolto le dichiarazioni di un esperto di radicalizzazione: «Sentiamo sempre più spesso nelle scuole che allievi musulmani hanno un atteggiamento antisemita» ha dichiarato. «Come valuta il Consiglio federale questa affermazione?» chiede ancora il Consigliere nazionale.
«Se risultasse che l’attentatore di Zurigo si è radicalizzato (anche) in una moschea svizzera, il Consiglio federale sarebbe finalmente d’accordo di vietare i finanziamenti esteri alle moschee e centri culturali islamici? All’attentatore verrà ritirata la cittadinanza elvetica?» prosegue l'interrogazione.
Poi uno sguardo alle previsioni future che riguardano i numeri dei richiedenti asilo nel 2024. «Come valuta - scrive nella sua interrogazione il consigliere ticinese - il Consiglio federale la possibilità che nel 2024 arrivino in Svizzera 40mila richiedenti l’asilo (scenario che la SEM reputa possibile) in relazione al rischio che tra queste persone si celino dei musulmani radicalizzati? E come valuta il fatto che la Commissione federale contro il razzismo si sia affrettata a complimentarsi con la Fondazione per le processioni storiche di Mendrisio per la decisione (nel frattempo temporaneamente sospesa) di vietare il trucco facciale nero dei mori, ma sia rimasta finora silente su un gravissimo episodio di antisemitismo d’importazione?».
Domanda finale: «Per la Commissione in questione, è più importante promuovere discutibili iniziative “woke” che contrastare l’antisemitismo di matrice islamica?» conclude.