La proposta della Giso nel canton Neuchâtel: «Si tratta di una questione di salute pubblica e giustizia sociale». E ha lanciato una mozione
NEUCHÂTEL - Fino all'età di 30 anni la contraccezione deve essere gratuita per tutti: è quanto chiede nel canton Neuchâtel la Gioventù socialista (GISO, JSN nella versione locale), che ha lanciato una cosiddetta mozione popolare, cioè una richiesta presentata da 100 cittadini che il Gran consiglio deve esaminare e su cui è tenuto anche a esprimersi.
«Si tratta di una questione di salute pubblica, di giustizia sociale e di uguaglianza», afferma la co-presidente di JSN Emil Margot in dichiarazioni riportate oggi dal quotidiano locale Archinfo. A suo avviso bisogna rafforzare e incoraggiare la lotta contro le malattie sessualmente trasmissibili - accompagnando la misura con la prevenzione e l'informazione - ed è necessario ridurre il numero di gravidanze indesiderate.
JSN vuole «rendere gratuiti tutti i metodi contraccettivi approvati dal punto di vista medico: quelli che esistono oggi, ma anche quelli che potrebbero essere scoperti in futuro, come la pillola per gli uomini», spiega Margot. Lo stato dovrebbe pagare anche la contraccezione d'emergenza nonché le consultazioni.
«In Svizzera, la pillola contraccettiva può costare fino a 14 volte di più che in Francia e per l'applicazione di una spirale intrauterina si può arrivare fino a 400 franchi», sottolinea Zoé Nater, a sua volta co-presidente di JSN, pure citata dal giornale. Costi che «spesso ricadono esclusivamente sulle donne, così come l'onere mentale». La gratuità permetterebbe di compiere «un altro passo verso l'uguaglianza di genere».
Perché allora - chiede la giornalista - fermarsi ai 30 anni? «Sembrerebbe che questa sia la fascia d'età che ha più bisogno di aiuto», risponde Margot. Nater aggiunge che la questione è stata discussa a lungo. «C'è un elemento di strategia politica: affinché questa mozione possa avere un futuro abbiamo bisogno di una proposta realistica». La popolazione ha tempo sino al 17 maggio per firmare la mozione.
Archinfo ha interpellato anche un'esperta, Sarah Guyot Robert, responsabile del Centro di salute sessuale di La Chaux-de-Fonds (NE). «Accolgo con grande favore questa mozione», afferma la specialista. «Lavoro in questo campo da 25 anni: so che il costo della contraccezione è un ostacolo al suo utilizzo». A suo avviso si dovrebbe puntare ancora più in alto, includendo tutte le persone svantaggiate.