All'assemblea dei delegati UDC di Langenthal Marco Chiesa punta il dito contro «i miliardi sperperati» per sostenere progetti «stupidi».
BERNA - «Lo Stato sta diventando sempre più vorace»: lo ha detto il presidente uscente dell'UDC Marco Chiesa, nel suo discorso odierno all'assemblea dei delegati in corso a Langenthal (BE). Se lo stato diventa più costoso i cittadini avranno sempre meno soldi in tasca, ha argomentato il consigliere agli stati ticinese.
Secondo il 49enne gli oneri aumentano perché «si stanno portando avanti politiche sbagliate». Gli altri partiti stanno sperperando miliardi di franchi «per il caos dell'asilo», per gli aiuti allo sviluppo o per «stupidi progetti di genere», ha sostenuto il politico con laurea a Friburgo.
Chiesa si è scagliato anche contro un possibile accordo con l'Unione europea. «Non dobbiamo firmare un trattato di sottomissione con l'Ue», ha affermato. Pure in questo caso vi sarebbero dei contributi da versare a Bruxelles.
Lo Stato continua ad aumentare la spesa, ma nuovo debito significa aumento delle imposte: l'UDC non si presterà a questo gioco. «Vogliamo che la gente di questo paese abbia più soldi per vivere e non foraggiare gli sprechi di denaro della Berna federale», ha concluso Chiesa, primo non svizzero tedesco ad aver assunto la carica.
I delegati sono chiamati a nominare il successore: unico candidato in lizza è il 43enne consigliere nazionale svittese Marcel Dettling.