Il Centro ha depositato oggi due iniziative per mettere fine alla discriminazione delle coppie sposate in ambito fiscale e pensionistico.
BERNA - L'Alleanza del Centro vuole mettere fine alla discriminazione delle coppie sposate in materia di imposte e rendite AVS. Per questo ha depositato oggi alla Cancelleria federale due iniziative per «fare infine giustizia per le coppie sposate», si legge in una nota.
Con i due testi, il partito «mostra la via verso l'equità e la giustizia per gli abitanti di questo Paese». Il tutto ricordando che il Tribunale federale aveva constatato la discriminazione già nel 1984. Nonostante ciò, Consiglio federale e Parlamento non hanno mai rimediato.
«Chi vuole sposarsi dovrebbe poterlo fare senza svantaggi. La scelta del modello di vita dovrebbe essere lasciato alle coppie», sottolinea il Centro.
«Coesione sociale» - L'iniziativa "Sì a imposte eque" vuole che le coppie sposate non siano discriminate a livello fiscale rispetto a quelle non sposate. A oggi in effetti le prime pagano più imposte rispetto alle seconde.
«Non vogliamo un sistema fiscale che crei diseguaglianze nella nostra società. Vogliamo che tutte le coppie, sposate o non, vengano trattate alla stessa maniera. È una questione di coesione sociale!», spiega il consigliere nazionale ginevrino Vincent Maitre, vice-presidente dell'Alleanza del Centro.
Il testo lascia a governo e Parlamento la facoltà di decidere come eliminare tale discriminazione. Se nessuna soluzione verrà trovata entro tre anni, verrà introdotto un calcolo fiscale alternativo: le coppie sposate effettueranno un calcolo congiunto della tassazione, poi uno che corrisponde alla tassazione delle coppie non sposate. Alla fine, verrà pagato l'importo fiscale più basso.
«È un grande giorno per la classe media. Presentando le nostre due iniziative, siamo un passo più vicini al nostro obiettivo di raggiungere finalmente l'equità per le coppie sposate».
Pensioni eque - Il partito denuncia anche una discriminazione in materia di pensioni: le coppie non sposate con due rendite separate ricevono fino al 200% dell'importo massimo di una rendita AVS. Le coppie sposate invece ricevono, nella migliore delle ipotesi, il 150%. Questo anche se entrambi i coniugi hanno sempre versato l'AVS per intero.
Con l'iniziativa "Sì a rendite AVS eque anche per i coniugi", il Centro esige la soppressione di questo limite per le coppie sposate. Secondo il partito, si tratta della soluzione più equa per tutte le coppie.
Il Centro ha depositato 105'931 firme autenticate per l'iniziativa sulle pensioni e 102'355 per quella sulle imposte.
«L'attuale limite del 150% per le coppie sposate dovrebbe essere completamente eliminato. Sarebbe la soluzione più equa. È opportuno eliminare questo limite, in particolare per coloro che hanno contribuito pienamente per tutta la vita.