Ventidue provvedimenti direttamente applicabili per ridurre al minimo i rischi e i costi per lo Stato, l'economia nazionale e i contribuenti
BERNA - Un pacchetto di misure «per evitare che in Svizzera si ripresenti il caso di una banca di rilevanza sistemica coinvolta in una grave crisi che renda necessarie misure statali d'emergenza». È quello che propone il Consiglio federale «per ridurre al minimo i rischi e i costi per lo Stato, l'economia nazionale e i contribuenti».
L'ampia analisi della crisi di Credit Suisse ha mostrato mostra che l'attuale dispositivo "too big to fail" deve essere ulteriormente sviluppato e rafforzato: e così il nuovo pacchetto dovrà tenere conto delle conclusioni a cui è giunta la Commissione parlamentare d'inchiesta (CPI).
A metà del mese di marzo del 2023 l'incombente dissesto di Credit Suisse ha potuto essere scongiurato mediante l'acquisizione della banca da parte di UBS, avvenuta con il sostegno dello Stato. In questo modo è stato possibile salvaguardare la stabilità finanziaria ed evitare danni all'economia e ai contribuenti svizzeri, indica una nota governativa odierna.
In virtù della legge sulle banche e sulla base dei mandati conferiti dal Parlamento, il Consiglio federale ha in seguito sottoposto la regolamentazione degli istituti di rilevanza sistemica a una valutazione approfondita. Il Governo giunge ora alla conclusione che, in linea di principio, molte delle misure già introdotte a livello nazionale e internazionale per rafforzare la stabilità finanziaria si sono dimostrate valide. Tuttavia, l'analisi mostra anche lacune nell'attuale dispositivo e quindi la necessità di intervenire per sviluppare ulteriormente e rafforzare la normativa.
22 misure direttamente applicabili - Al fine di rafforzare in modo mirato e sviluppare ulteriormente il dispositivo "too big to fail", l'Esecutivo propone un pacchetto comprendente 22 misure direttamente applicabili. Altri sette provvedimenti saranno oggetto di ulteriori approfondimenti.
Tre linee di intervento - Il pacchetto di misure proposto dal Consiglio federale si suddivide in tre linee di intervento. In primis occorrerà rafforzare la prevenzione: con requisiti prudenziali espliciti e strumenti più ampi a disposizione dell'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA), si esigerà dalle banche di rilevanza sistemica un governo d'impresa efficace ("corporate governance") e una gestione dei rischi più responsabile, precisa il Governo.
Secondariamente, secondo l'esecutivo, occorrerà rafforzare la liquidità. Il rafforzamento della dotazione propria di liquidità delle banche di rilevanza sistemica è già stato attuato a livello normativo dal mese di gennaio del 2024. Ma occorrerà inoltre ampliare significativamente il potenziale di approvvigionamento di liquidità attraverso la Banca nazionale svizzera.
In terzo luogo, bisognerà sviluppare gli strumenti a disposizione per far fronte a situazioni di crisi: in tali situazioni, le banche di rilevanza sistemica devono poter uscire dal mercato in modo ordinato. Al fine di rafforzare tale capacità è necessario ampliare il piano di liquidazione e continuare a ridurre al minimo i rischi legali ad essa associati. Inoltre, l'organizzazione e la collaborazione tra autorità in caso di crisi devono essere esaminate e, se necessario, disciplinate in modo più chiaro.
UBS unica banca di rilevanza sistemica globale - Le misure proposte devono essere introdotte in modo mirato per le banche "too big to fail" e segnatamente per UBS, in quanto unica banca di rilevanza sistemica a livello globale rimasta in Svizzera. Tuttavia, alcuni provvedimenti si applicano anche ad altri istituti finanziari, laddove non sarebbe appropriato né giustificabile limitarle alle banche "too big to fail".
Inoltre, le misure proposte si inseriscono nel quadro delle regolamentazioni e degli strumenti internazionali. Nel contempo tengono conto delle circostanze particolari della Confederazione quale importante piazza finanziaria con un'unica banca di rilevanza sistemica a livello globale.
Nel prosieguo dei lavori di attuazione delle misure proposte, il Consiglio federale terrà conto anche delle conclusioni a cui è giunta la CPI. In una prima fase verranno apportati adeguamenti a livello di ordinanza, che possono essere adottati dal Governo. In una seconda fase verranno elaborati adeguamenti a livello di legge, che saranno sottoposti al Parlamento, ha concluso Keller-Sutter.