Una mozione di Lorenzo Quadri al Consiglio federale: «La sentenza viola la sovranità della Svizzera ed anche la nostra democrazia»
BERNA - Il Consigliere nazionale Lorenzo Quadri accusa «i giudici di Strasburgo» di «attivismo politico-ideologico» e presenta una mozione in Consigio federale affinché «la Svizzera disdica la CEDU».
L'esponente della Lega dei Ticinesi, nel testo, accusa la Corte europea dei diritti dell'uomo di avere «oltrepassato la linea rossa, scivolando nell’attivismo politico climatista e bruciando in questo modo la propria credibilità». La sentenza - scrive Quadri - «viola la sovranità della Svizzera ed anche la nostra democrazia».
Inoltre - continua il consigliere nazionale - «le interpretazioni creative e politiche dell’articolo 8 CEDU minano la certezza del diritto, violano il principio della separazione dei poteri e non sono compatibili con il nostro sistema democratico: in Svizzera le leggi le fa il Parlamento, rispettivamente i cittadini tramite diritti popolari. Va ribadita la preminenza del diritto interno sulle fantasiose sentenze di Strasburgo».
Per Quadri, «la progressiva e continua estensione del concetto di “diritti umani” ad opera dei giudici della CEDU è inaccettabile non solo in ambito climatico, ma anche in altri settori: ad esempio in materia di politica degli stranieri. I risultati sono grotteschi, poiché vengono condannati paesi manifestamente virtuosi. La Svizzera, in materia di rispetto dei diritti umani, non ha lezioni da prendere dai giudici di Strasburgo e nemmeno necessità di sottoscrivere una Convenzione internazionale: il diritto interno è già esemplare».
Di conseguenza, «si chiede che la Svizzera disdica la propria partecipazione alla CEDU, così da non dover più sottostare alla giurisprudenza della sua Corte, e che esca anche dal Consiglio d’Europa in qualità di organo preposto alla valutazione delle misure prese dai Paesi firmatari della CEDU per adeguarsi alle sentenze di Strasburgo».
Il leghista sottolinea che «fino alla crescita in giudicato della disdetta della CEDU e dell’uscita dal Consiglio d’Europa, il Consiglio federale non deve inoltre prendere alcuna misura per attuare la decisione sui “diritti umani in ambito climatico”, né altre eventuali sentenze della CEDU sfavorevoli al nostro Paese».