Riuniti in assemblea a Bienne, i delegati hanno invece promosso all'unanimità la legge sull'elettricità.
BIENNE - Riuniti oggi in assemblea a Bienne (BE), i delegati dei Verdi liberali (PVL) raccomandano all'unanimità di accogliere la legge sull'elettricità sottoposta al voto il prossimo 9 giugno. Si oppongono invece ai tre oggetti sanitari, tra cui spiccano le due iniziative popolari sui costi della salute.
La legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili «è un'opportunità enorme per rafforzare sia la sicurezza dell'approvvigionamento energetico sia la protezione del clima», ha sottolineato il presidente del PVL e consigliere nazionale bernese Jürg Grossen, citato in un comunicato diramato nel pomeriggio dal partito.
I delegati si sono schierati come un solo uomo (137 voti a favore della legge, nessun contrario e nessuna astensione) dietro il presidente. Per l'assemblea la norma è utile anche perché rafforza il potere negoziale della Svizzera nei confronti dell'Ue riguardo a un accordo sull'elettricità. Con la nuova legge, ritiene il partito, l'economia e tutti i consumatori beneficiano di una maggiore stabilità dei prezzi, mentre viene garantita una protezione della natura e del paesaggio.
No all'iniziativa del PS...
Con 127 voti contrari, sette favorevoli e tre astensioni i delegati hanno bocciato l'iniziativa popolare federale denominata "Al massimo il 10 per cento del reddito per i premi delle casse malati (Iniziativa per premi meno onerosi)" del PS. Per agire sull'ammontare dei premi secondo il PVL è prima di tutto necessario che i Cantoni assumano le loro responsabilità nell'organizzazione del sistema sanitario. L'iniziativa è inoltre eccessivamente costosa, hanno ritenuto i delegati che sostengono invece il controprogetto indiretto elaborato dal parlamento.
... a quella del Centro... - Il destino dell'altra iniziativa sui costi sanitari, denominata "Per premi più bassi - Freno ai costi nel settore sanitario (Iniziativa per un freno ai costi)", promossa dall'Alleanza del Centro, non è stato molto diverso: 124 contrari, tre favorevoli e quattro astensioni. «Fissare un tetto ai costi senza avere alcuna soluzione per una sanità più efficiente non dovrebbe essere iscritto nella Costituzione federale», ha affermato, citata nella nota, la consigliera nazionale bernese Melanie Mettler. Anche in questo caso i delegati considerano adeguato il controprogetto indiretto.
... e a quella di Mass Voll
Un no pressoché unanime (tutti contro con un'astensione) è stato rivolto anche all'iniziativa del movimento Mass Voll (letteralmente, la misura è colma) nato durante la pandemia di Covid-19 in particolare per lottare contro la discriminazione di chi non si sottoponeva a vaccinazione. Il punto centrale dell'iniziativa "Per la libertà e l'integrità fisica", contenuto nel titolo stesso della proposta di modifica costituzionale, è già sancito dalla Costituzione come diritto fondamentale, osserva il PVL. Inoltre, le conseguenze dell'iniziativa per il lavoro della polizia e della magistratura non sono chiare e probabilmente renderebbero impossibili i compiti dello Stato in molti ambiti.
Le soluzioni del PVL
Le discussioni sulla sanità non si sono limitate agli oggetti in votazione popolare in giugno. I delegati hanno elaborato sette raccomandazioni.
Prima di tutto, il sistema deve passare dai pagamenti basati sulla quantità a un meccanismo incentrato sulla qualità, per evitare falsi incentivi e utilizzare al meglio le sinergie e il potenziale socioeconomico. Poi è auspicabile l'introduzione sistematica delle regioni sanitarie, che agli occhi del partito consentono di migliorare le cure ed evitare la sovraccapacità.
D'altro canto lo sviluppo della cartella informatizzata è fondamentale per facilitare il coordinamento tra gli operatori sanitari. Adeguare le competenze decisionali tra le diverse figure del personale sanitario, come ad esempio nelle cure infermieristiche, e implementare un sistema armonizzato per la riduzione dei premi sono altri due fattori chiave che serviranno per superare le attuali sfide come l'invecchiamento demografico. Infine occorre una stretta collaborazione con l'Ue per garantire un approvvigionamento sicuro di medicamenti.