Si chiede al PS di intervenire.
BERNA - Non sono per nulla piaciute alla Gioventù socialista (GISO) le prese di posizione e il comportamento assunto dal consigliere federale socialista Beat Jans in merito alla politica migratoria e in particolare il suo recente elogio della revisione del Sistema europeo comune di asilo (CEAS). In una nota odierna, la GISO si definisce «sconcertata» dall'atteggiamento del ministro, parla di «chiaro tradimento dei principi del partito» e chiede al PS di intervenire.
Il nuovo patto sulla migrazione è un rafforzamento della Fortezza Europa ed è profondamente disumano, si legge nel comunicato, nel quale si sottolinea che Jans l'ha elogiato in «modo scioccante» e «ha già attirato l'attenzione per mesi con la sua linea repressiva».
L'obiettivo della riforma - prosegue la GISO - è quello di espellere il maggior numero possibile di persone in breve tempo e quindi tenerle lontane dall'Europa. Secondo la formazione politica, «anche il diritto individuale all'asilo sarà praticamente abolito». «La riforma del CEAS costerà ancora più vite umane di prima», ammonisce il presidente della GISO Nicola Siegrist, aggiungendo: «I diritti umani universali sembrano appartenere alla storia, l'Europa dovrebbe vergognarsi!».
Le misure CEAS si applicano anche alla Svizzera in quanto membro associato di Schengen/Dublino e invece di opporsi con forza, la settimana scorsa Jans ha definito la riforma un progresso e non sembra avere alcuna riserva, prosegue la GISO. «Jans sembra aver dimenticato ciò che il suo partito rappresenta: la dignità umana e la solidarietà», rileva da parte sua la vicepresidente della GISO Mirjam Hostetmann, anch'essa citata nella nota.
«Il PS deve quindi prendere chiaramente le distanze dalla politica di asilo di Beat Jans e utilizzare tutti i mezzi a sua disposizione per far sì che egli si schieri finalmente a favore delle posizioni che caratterizzano il PS», conclude Siegrist, concedendo comunque che la GISO accetterà la proposta di dialogo con Jans.