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SVIZZERABiodiversità in bilico (ma per ora promossa), Riforma LPP verso la bocciatura

14.08.24 - 06:30
Il primo sondaggio Tamedia ha tastato il polso agli elettori in vista delle votazioni federali del 22 settembre. Tanta l'indecisione.
Ti-Press (archivio)
Biodiversità in bilico (ma per ora promossa), Riforma LPP verso la bocciatura
Il primo sondaggio Tamedia ha tastato il polso agli elettori in vista delle votazioni federali del 22 settembre. Tanta l'indecisione.

Biodiversità e la riforma della previdenza professionale (Riforma LPP). Sono questi i due temi sui quali il popolo svizzero sarà chiamato a esprimersi il prossimo 22 settembre. Tamedia a circa un mese dall'appuntamento alle urne ha tastato il polso agli elettori. I risultati? Un (timido) "sì" alla biodiversità e un "no" (un po' più netto) alla Riforma LPP. Con entrambi gli oggetti che hanno però percentuali piuttosto alte di "indecisi" o di risposte non troppo convinte ("piuttosto sì" e "piuttosto no").

Iniziativa sulla biodiversità - Nello specifico l'iniziativa sulla biodiversità gode attualmente di un 51% di favorevoli contrapposti a un 42% di contrari (gli indecisi sono il 7%). I maggiori sostenitori del testo, che in sostanza chiede più superfici e più finanziamenti a favore della natura, mirando a fissare la tutela del paesaggio e dei beni storici e culturali nella Costituzione federale, sono (ovviamente) i Verdi, i Verdi liberali e il PS. Sono invece chiaramente contrari alla proposta il PLR, il Centro e l'UDC. Osservando il genere si può notare una chiara spaccatura tra le donne (approvano l’iniziativa al 59%) e gli uomini (la bocciano al 53%). Forti differenze anche tra coloro che vivono in città (sì al 61%) e in campagna (no al 49%).

In generale i sostenitori ritengono che l'iniziativa aiuterà «a prevenire l'estinzione delle specie animali e vegetali in pericolo» e darà una mano a «combattere il cambiamento climatico e i disastri naturali», poiché «un ambiente naturale intatto lega la CO2 e protegge da valanghe e smottamenti». Gli oppositori, invece, ritengono che l'approvazione di questo testo sacrificherebbe «diversi terreni agricoli alla biodiversità, aumentando esponenzialmente la quantità di cibo che si dovrà esportare dall'estero».

L'iniziativa, così come impostata, non piace al Consiglio federale che ritiene «eccessive» le richieste in quanto «limiterebbero settori importanti come l’approvvigionamento energetico e l’agricoltura». Il Governo raccomanda quindi al popolo di respingerla.

Riforma LPP - La Riforma della previdenza professionale è invece bocciata dal 59% (33% i favorevoli e 8% gli indecisi) dei partecipanti al sondaggio. La proposta, che prevede la riduzione del tasso di conversione dall'attuale 6,8 al 6,0% con dei supplementi di rendita per chi andrà in pensione nei quindici anni successivi alla sua entrata in vigore, attualmente non gode del sostegno di alcun partito ed è particolarmente invisa ai simpatizzanti del PS, dei Verdi, del Centro e dell'UDC.

In generale i sostenitori ritengono che questa riforma, già peraltro approvata dal Parlamento nel 2023, garantirà una «migliore assicurazione per i lavoratori a tempo parziale e per chi ha più di un lavoro. A beneficiarne - secondo il punto di vista dei favorevoli - sarebbero le donne e coloro che hanno un reddito basso». I contrari al disegno di legge, invece, ritengono che la Riforma LPP «aumenterebbe in alcuni casi le trattenute obbligatorie sullo stipendio», mentre «la riduzione del tasso minimo di conversione comporterebbe tagli alla pensione per alcuni assicurati».

La riforma, ricordiamo, è sostenuta anche dal Consiglio federale che l'ha definita «necessaria per garantire il versamento delle pensioni a fronte del costante invecchiamento della popolazione e della speranza di vita»

Il sondaggio Tamedia - Svolto in collaborazione con LeeWas in vista della votazione federale del 22 settembre, il sondaggio Tamedia ha interpellato 11'865 persone provenienti da tutta la Svizzera (231dal Ticino) dal 7 all'8 agosto scorsi. Il margine di errore è di 1,6 punti percentuali.

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