Il "caos dell'asilo" sull'agenda dei democentristi, la politica agricola 2030+ per il partito ecologista. E poi lo sguardo al 22 settembre
Giornata di assemblee per due formazioni politiche svizzere. L'UDC si riunisce nel comune di Leuk (VS). Al centro delle discussioni figura il tema della patria. I Verdi si radunano invece a Basilea, dove verranno adottate le raccomandazioni per le votazioni federali.
I democentristi vogliono porre fine a quello che definiscono il "caos dell'asilo". La politica di immigrazione e asilo della sinistra sta "distruggendo la nostra patria, la Svizzera", si legge nell'invito ai delegati.
Dopo il discorso di apertura del presidente Marcel Dettling (UDC/SZ), è prevista una tavola rotonda sull'iniziativa popolare "Fermare gli abusi nell'asilo! (Iniziativa per la protezione delle frontiere)".
I delegati adotteranno poi le loro raccomandazioni in vista delle votazioni federali del 22 settembre. Il partito intende battersi per un'agricoltura produttiva, bocciando l'iniziativa sulla biodiversità, e per il mantenimento del 2° pilastro, sostenendo la Riforma della previdenza professionale LPP.
Dal canto loro, i Verdi intendono adottare una risoluzione che guiderà il loro impegno per la riforma della politica agricola 2030+. L'obiettivo è quello di riconoscere e compensare meglio il lavoro che le famiglie contadine svolgono per la natura.
I delegati si esprimeranno anche sulla riforma della LPP. La direzione del partito raccomanda di votare "no" il 22 settembre. Gli ecologisti ritengono che questa riforma del 2° pilastro non debba andare a scapito delle donne, che già ricevono pensioni più basse degli uomini.