La presidente dei Verdi Lisa Mazzone: «Questa maggioranza politica non è né solidale né responsabile»
BASILEA - La maggioranza politica in Svizzera manca di solidarietà di fronte all'emergenza climatica, ha criticato oggi a Basilea la presidente dei Verdi Lisa Mazzone davanti all'assemblea dei delegati del suo partito.
Mazzone ha deplorato il fatto che la destra si sia «nascosta dietro una ridicola legge sul CO2».
La presidente degli ecologisti ha inoltre denunciato il fatto che la Svizzera si stia facendo un nome trovando scappatoie agli obblighi internazionali sul clima. Rivolgendosi ai delegati, ha criticato l'acquisto di «certificati per progetti di riduzione a basso costo all'estero», invece di investire in Svizzera per allontanarsi rapidamente dai combustibili fossili.
«Questa maggioranza politica non è né solidale né responsabile. Né a livello globale, né all'interno del Paese stesso», ha proseguito la ginevrina.
I costi dell'inazione
Riferendosi poi al maltempo che ha colpito il Vallese e il Ticino, Mazzone ha chiesto di sostenere le regioni di montagna nell'adattamento alla nuova realtà. Dopo tutto, le regioni alpine della Svizzera si stanno riscaldando a una velocità doppia rispetto alla media globale. Ha inoltre criticato l'organizzazione Avenir Suisse, un «bulldozer neoliberista» che propone di abbandonare alcune valli alpine.
Solo in Vallese e in Ticino le intemperie hanno causato danni agli edifici privati per 160-200 milioni di franchi, senza contare la Mesolcina (GR) e Brienz (BE). I danni alle infrastrutture pubbliche ammonteranno a miliardi. La stessa Confederazione ha avanzato una cifra di 40 miliardi annui per ogni anno in cui non si farà niente. «Questi sono i costi dell'inazione», molto più ingenti delle misure ambiziose per proteggere il clima, ha sottolineato la presidente dei Verdi.
Un baluardo contro i populismi
Con le ondate di calore, il riscaldamento globale sta sfidando anche le città. Un ambiente sano non è un privilegio, ma un diritto umano. «La Corte europea dei diritti dell'uomo lo ha stabilito», ha affermato l'ex "senatrice" ginevrina. «Gli avvocati del Consiglio degli Stati non apprezzeranno».
La presidente ecologista ha chiesto inoltre un baluardo contro la destra populista, in Svizzera, in Europa e nel resto del mondo. Ha esortato il consigliere federale Ignazio Cassis a impegnarsi per un cessate il fuoco immediato a Gaza e per una soluzione a due Stati.
Anche in Svizzera, con il ricorso contro AVS21 e l'aumento dell'età pensionabile per le donne, si tratta di ripristinare la fiducia nella democrazia, secondo Mazzone. In settembre, i Verdi diranno ancora una volta "no" ai tagli alle pensioni, compreso nel secondo pilastro.