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SVIZZERATarghe personalizzate: Berna apre alla proposta di Quadri

21.08.24 - 21:01
Il Consiglio federale sta valutando la soluzione proposta dal consigliere nazionale ticinese: «Inevitabile ma non urgente».
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Fonte Blick
Targhe personalizzate: Berna apre alla proposta di Quadri
Il Consiglio federale sta valutando la soluzione proposta dal consigliere nazionale ticinese: «Inevitabile ma non urgente».

BERNA - Poche targhe per tante automobili. In Svizzera le placche a sei cifre stanno ormai per esaurirsi ed ecco quindi che il Consiglio Federale sta valutando diverse opzioni per risolvere il problema. Il ventaglio di possibilità non è così ampio, ma una soluzione potrebbe venire dal Ticino. 

Il consigliere nazionale Lorenzo Quadri lo scorso mese di aprile aveva inoltrato a Berna una mozione per chiedere che venissero introdotte le targhe personalizzate (le cosiddette "vanity plates"). La passione per i numeri di targa “speciali” è già oggi una realtà molto diffusa in Svizzera e non solo. Numerosi Cantoni offrono la possibilità ai propri cittadini di acquistare, tramite asta o a prezzi fissi, dei numeri di targa particolari e tutti hanno letto di prezzi d’acquisto importanti per i numeri più bassi, con i record che superano anche i 100mila franchi. Appare evidente che, se ne venisse data la possibilità, lo stesso interesse, se non addirittura superiore, sarebbe dato anche per delle targhe personalizzate (ad esempio con nomi propri, parole o sigle)», aveva scritto il politico ticinese.

Una proposta che il Consiglio Federale sta prendendo in considerazione. «Nei Cantoni densamente popolati le sequenze numeriche a sei cifre disponibili saranno esaurite nel prossimo futuro. Un riassetto del sistema delle targhe, inevitabile ma non urgente, è al vaglio dell’Ufficio federale delle strade nell’ambito di un progetto in cui si studiano diverse opzioni, tra cui anche la creazione di targhe personalizzate richiesta dalla mozione».

Spazio quindi alla fantasia degli utenti della strada, con qualche limitazione. «Le parolacce non dovrebbero essere permesse», ha spiegato Quadri ai colleghi del Blick. Inoltre, a differenza di quanto accade già in altri paesi come negli Stati Uniti, ogni targa dovrebbe iniziare con la sigla del cantone. 

La richiesta è dunque di adeguare le disposizioni sui requisiti delle targhe degli autoveicoli, in modo che, non appena in un Cantone non siano più disponibili combinazioni numeriche, la legislazione venga modificata per permettere nelle targhe non solo l’uso di lettere, ma anche la creazione di combinazioni casuali di nomi, parole e/o acronimi, delegando ai singoli Cantoni il monitoraggio.

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