L'aumento stimato è dello 0,7%. L'iter parlamentare, che sarà una vera e propria corsa contro il tempo, dovrebbe iniziare già a dicembre.
BERNA - Per finanziare la tredicesima rendita AVS, l'IVA dovrebbe essere aumentata di 0,7 punti percentuale. Il Consiglio federale ne è stato informato oggi dal competente Dipartimento federale dell'Interno (DFI).
Il valore è stato calcolato dal sopracitato DFI in collaborazione con il Dipartimento federale delle finanze (DFF), a seguito di quanto stabilito nella seduta governativa dello scorso 14 agosto, durante la quale era stato ribadito l'obiettivo di preservare l'equilibrio delle finanze del Fondo fino al 2030.
Il Consiglio federale adotterà in ottobre il messaggio concernente l'attuazione e il finanziamento della 13a rendita di vecchiaia e lo trasmetterà al Parlamento.
I tempi sono però sono davvero stretti. Il messaggio deve essere inviato al Parlamento in autunno. Le Camere federali dovranno discutere il dossier tra le sessioni di dicembre 2024 e marzo 2025. Le prime rendite saranno versate nel 2026. I pensionati riceveranno la tredicesima una volta all'anno, nel mese di dicembre.
L'iniziativa dell'Unione sindacale svizzera era stata accettata da oltre il 58% dei votanti il 3 marzo scorso. Secondo la proposta odierna del Consiglio federale, la tredicesima AVS costerà circa 4,2 miliardi di franchi nel primo anno e quasi 5 miliardi nel 2030.
Il Consiglio federale propone di aumentare a tal fine l'imposta sul valore aggiunto (IVA). Inoltre, in futuro la quota a carico della Confederazione, attualmente pari al 20,2 per cento delle uscite dell'AVS, ammonterà al 19,5 per cento.
Rinunciando a ridurre tale quota in misura ancora maggiore (al 18,7%), dal 2026 la Confederazione contribuirebbe per circa 450 milioni di franchi alla copertura delle spese della 13a rendita di vecchiaia.
Dopo che le proiezioni dell'AVS sono risultate eccessivamente pessimiste, in seguito a un assai discusso errore statistico, il piano di finanzamento ha dovuto essere rivisto. Secondo le prospettive finanziarie corrette, il deficit dell'AVS cresce meno rapidamente del previsto. Di conseguenza, il fabbisogno finanziario è inferiore.
Sempre stando alla nota odierna, le nuove prospettive finanziarie saranno pubblicate lunedì prossimo, 16 settembre, dall'Ufficio federale delle assicurazioni sociali.