Il Consiglio federale ha spiegato che non si procederà a verifiche a posteriori e non verrà sospesa la trattazione delle iniziative in corso
BERNA - Malgrado il recente scandalo sulle pratiche irregolari durante le raccolte firme, non esistono indizi attendibili in merito a iniziative riuscite in modo illecito. Per questo non si procederà a verifiche a posteriori e non verrà sospesa la trattazione delle iniziative in corso.
È quanto annuncia il Consiglio federale in una nota. I casi di cui sta discutendo da inizio settembre relativi a presunte firme falsificate hanno portato a speculazioni circa la possibilità che iniziative popolari e referendum possano essere riusciti grazie all'aggiramento delle regole.
Da più parti è stato quindi chiesto di sospendere la trattazione delle iniziative popolari, così come di effettuare un controllo a posteriori delle sottoscrizioni già raccolte di testi e referendum riusciti ma non ancora sottoposti a votazione, si ricorda nel comunicato.
Nella sua seduta odierna, l'esecutivo ha però preso atto del fatto che la Cancelleria federale rinuncerà a tali misure, sostenendo tale posizione. Non vi sono infatti prove concrete riguardo a iniziative e referendum andati in porto unicamente con il contributo di firme fasulle. Inoltre, sorgerebbero problematiche da un punto di vista giuridico e si verrebbe a creare incertezza a livello politico, motiva il governo.