Secondo il presidente dell'Alleanza del Centro l'approccio adottato è completamente sbagliato
BERNA - La mossa del Consiglio federale di avviare importanti decisioni in merito al bilancio del Confederazione sulla base di un rapporto stilato da un gruppo di esperti non piace affatto a Gerhard Pfister. In un'intervista rilasciata a Le Matin Dimanche, il presidente dell'Alleanza del Centro ha criticato la scelta dell'Esecutivo in merito alla questione.
Pfister ha inoltre dichiarato al domenicale romando che gli esperti - a suo avviso - hanno trascurato alcune misure che avrebbero generato ulteriori gettiti fiscali nelle casse dello Stato. Secondo il 62enne zughese, l'approccio adottato dal Consiglio federale per considerare i tagli delle spese - che stando al rapporto consentirebbero di risparmiare tra i 4 e i 5 miliardi di franchi entro il 2030 - è completamente sbagliato.
A inizio settimana, l'Esecutivo ha organizzato una serie di tavole rotonde per riunire partiti e partner sociali con lo scopo di sondare il terreno e per discutere le svariate misure di risparmio elaborate dal gruppo di esperti, capitanati dall'ex direttore dell'Amministrazione federale delle finanze, Serge Gaillard. Il consigliere nazionale zughese ha rivelato di non essersi sentito a proprio agio in quell'occasione. «Il solo fatto che fosse presente al colloquio dava l'impressione che si fosse d'accordo con il rapporto».
A suo avviso, l'obiettivo del Governo era quello di «dare un'immagine di unità di fronte a proposte oggettive e che difficilmente possono essere messe in discussione». Tuttavia, il documento è intriso di «misure fondamentalmente politiche» e perciò non può fungere da base per un dibattito, ha dichiarato Pfister, il quale sostiene che il dialogo deve essere affrontato con il Consiglio federale.
Il presidente dell'Alleanza del Centro ha come detto anche criticato il contenuto stesso del rapporto, definendolo «unilaterale». A suo avviso, gli esperti avrebbero dovuto avere anche il compito di proporre entrate aggiuntive per la Confederazione, piuttosto che limitarsi solo ad enumerare le voci di bilancio in cui è possibile risparmiare. Il 90% del testo è infatti incentrato sui tagli.
In termini di entrate aggiuntive, gli autori hanno menzionato solo la riduzione di alcune sovvenzioni destinate alle imprese. Secondo Pfister, però, si sarebbero dovute prendere in considerazione anche nuove entrate, in particolare sotto forma di imposte.
Per quanto riguarda il freno all'indebitamento, lo zughese non è disposto ad abbandonarlo. Tuttavia «dobbiamo allontanarci dall'attuale visione dogmatica e affrontare la questione in modo più pragmatico», ha affermato. «Dopo aver speso 30 miliardi di franchi nel corso della pandemia e essersi assunti il rischio da 250 miliardi per salvare il Credit Suisse, il Governo non è più credibile se afferma davanti all'opinione pubblica che nel bilancio ora mancano un centinaio di milioni», ha concluso Pfister.