Il rapporto definitivo consegnato oggi a Berna conferma l'efficacia del permesso speciale
BERNA - Valutazione positiva dello statuto di protezione S per i profughi provenienti dall'Ucraina, ma maggiori sforzi per quanto riguarda la loro integrazione nel mercato del lavoro. È quanto emerge dal rapporto del gruppo di studio diretto dall'ex consigliere nazionale Urs Hoffmann, di cui il Consiglio federale ha preso atto oggi.
L'esecutivo ha quindi conferito ulteriori mandati al Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), il quale è tenuto a esaminare in maniera approfondita le diverse normative vigenti per lo statuto di protezione S e per l'ammissione provvisoria. Il DFGP deve inoltre elaborare entro febbraio 2025 un progetto da inviare in consultazione contenente misure legali per promuovere l'integrazione professionale, si legge in una nota governativa odierna.
Il Consiglio federale ha attivato per la prima volta l'11 marzo 2022 lo statuto di protezione S per i profughi provenienti dall'Ucraina. L'allora responsabile del DFGP Karin Keller-Sutter aveva istituito un gruppo di valutazione per analizzare le esperienze fatte. Dopo il rapporto provvisorio pubblicato il 26 giugno 2023, è ora disponibile quello finale che conferma l'efficacia dello statuto di protezione S anche se il trattamento delle domande è divenuto nettamente più oneroso. La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) deve procedere a maggiori accertamenti per stabilire se a una persona sia già stata concessa protezione da un altro Stato europeo, viene precisato nel comunicato.
Termine di 1 anno per rientro in Ucraina - In futuro, i lavoratori ucraini avranno più tempo per tornare nel loro Paese d'origine una volta scaduto il loro statuto di protezione S. Il Governo ha stabilito che dal momento della revoca dello statuto alle persone che esercitano un'attività lucrativa viene concesso un termine di partenza di 12 mesi.
In questo modo si garantisce una maggiore sicurezza per i lavoratori e i datori di lavoro, ha precisato l'Esecutivo nella nota. Un periodo di sei-nove mesi era stato inizialmente previsto in un piano provvisorio pubblicato l'anno scorso.
Obbligo notifica e cambiamento cantone - Il Consiglio federale ha inoltre deciso di migliorare l'integrazione professionale di queste persone rendendo obbligatoria la loro registrazione presso i servizi pubblici di collocamento. Coloro che sono occupati avranno pure il diritto di trasferirsi in un altro Cantone e potranno essere tenuti a partecipare a misure di integrazione.
Questi provvedimenti sono in linea con gli auspici del gruppo di studio che ha valutato l'efficacia dello statuto S per le persone in fuga dall'Ucraina. Si raccomanda infine una migliore pianificazione delle risorse per evitare abusi e un aumento dell'arretrato dei casi.