Lo chiede una mozione di Johanna Gapany (PLR/FR) adottata oggi dal Consiglio degli Stati per 22 voti a 14. Deve pronunciarsi il Nazionale
BERNA - I lavoratori , e le aziende che li impiegano, dovrebbero avere un accesso agevolato all'indennità per intemperie prevista dall'assicurazione contro la disoccupazione in caso di interruzione del lavoro a causa della canicola.
Lo chiede una mozione di Johanna Gapany (PLR/FR) adottata oggi dal Consiglio degli Stati per 22 voti a 14. Sul dossier deve pronunciarsi ancora il Consiglio nazionale.
Stando alla "senatrice" friburghese, lo stress di calore aumentato notevolmente negli ultimi decenni ha un impatto significativo sulla salute dei lavoratori.
Per compensare le interruzioni del lavoro dovute alla canicola, esiste l'indennità per intemperie. Tuttavia, ha spiegato Gapany, tale sistema è stato ideato prima che i periodi caratterizzati da elevate temperature si intensificassero e non è adatto se le interruzioni sono di breve durata.
Per questo, a suo avviso la regolamentazione vigente andrebbe adattata alla situazione attuale per consentire un pagamento semplice e rapido delle indennità per intemperie nei mesi estivi: l'attuale assicurazione esclude praticamente l'applicazione di questo strumento in caso di temperature elevate dato che vengono prese in considerazione le interruzioni di lavoro per giorni interi o mezze giornate, e spesso è solo nel pomeriggio che le temperature raggiungono un livello tale da richiedere una pausa.
Per questo, affinché l'assicurazione intemperie sia applicabile in caso di gran caldo, deve essere possibile contabilizzare anche le singole ore, limitando così il ricorso all'assicurazione al periodo effettivamente necessario. Lo stesso vale per la regola dei giorni di attesa, che rende praticamente impossibile ricorrere all'assicurazione intemperie in caso di ondate di calore brevi ma intense.
Dello stesso parere si è detto Fabio Regazzi (Centro/TI), presidente dell'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM), secondo cui è innegabile che il cambiamenti climatico abbia provocato un incremento delle giornate caratterizzate da calore intenso che colpiscono i lavoratori che operano all'aria aperta.
A favore della mozione anche il sindacalista Pierre-Yves Maillard (PS/VD), secondo cui si tratta anche di riconoscere l'impegno dimostrato dal settore della costruzione che paga di tasca propria il pensionamento a 60 anni per i muratori, ciò che fa risparmiare denaro all'assicurazione invalidità e disoccupazione.
Il Consiglio federale, per bocca del "ministro" Guy Parmelin, chiedeva la bocciatura della mozione. A differenza di quanto avviene in inverno, ha affermato, l*'indennità per intemperie in estate non ha generalmente un impatto significativo sul mantenimento dei posti di lavoro. Per questo motivo, un accesso agevolato a tale strumento mediante la rinuncia completa ai giorni di attesa o la possibilità di contabilizzare alcune ore in caso di temperature elevate non è giustificato.