Tra le due camere permangono ancora due differenze: la prima sulle organizzazioni formatrici, la seconda sugli istituti di ricerca.
BERNA - Sarà necessaria una conferenza di conciliazione per eliminare le ultime due differenze fra le camere circa il finanziamento dell'educazione, della ricerca e dell'innovazione per il periodo 2025-2028: oggi il Consiglio degli Stati si è adeguato al Nazionale su un solo punto, decidendo di concedere 25 milioni di franchi ai Cantoni, invece di 50, per la formazione di nuovi medici di famiglia e di base.
Su due altre voci di spesa, che saranno oggetto della conciliazione, i "senatori" sono rimasti sulle loro posizioni, che collimano con quelle del Consiglio federale. In particolare, le organizzazioni attive nella formazione continua dovrebbero accontentarsi di 75,7 milioni e non 77,2 come stabilito dal Nazionale.
Un'altra divergenza riguarda il tetto di spesa per gli istituti attivi nella ricerca, come il Fondo nazionale svizzero. In questo caso, il plenum considera che 5,167 miliardi siano sufficienti per il periodo preso in considerazione, mentre la camera del popolo vorrebbe innalzare questa somma di 22 milioni.
Nel corso dei dibattiti precedenti, i due rami del parlamento sono riusciti a trovare un punto di equilibrio su diverse voci. In particolare, hanno deciso di innalzare i mezzi destinati ai politecnici di 50 milioni di franchi, meno di quanto avrebbe voluto il Nazionale (100 milioni) ma di più di quanto auspicato dagli Stati (che non volevano alcun ulteriore incremento a causa della situazione difficile delle finanze federali). Sempre a livello di Politecnici, il parlamento si è però detto fin da subito d'accordo nel triplicare le tasse di iscrizione per gli stranieri (ora circa 700 franchi a semestre). Col tempo, un simile aumento dovrebbe giovare alle casse di queste due università, con maggiori entrate per 50 milioni.