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La Confederazione si oppone al progetto europeo. La misura violerebbe le norme elvetiche
BERNA - La Svizzera si oppone al progetto europeo di monitorare i servizi di messaggistica istantanea per combattere gli abusi sessuali sui minori. Una simile misura violerebbe le norme elvetiche.
La Confederazione, stando a un rapporto pubblicato oggi dal Consiglio federale in risposta a una mozione - che chiede di proteggere la popolazione da una «sorveglianza generalizzata» - non sarebbe obbligata a seguire le regole previste dall'Unione Europea (UE). Tuttavia, c'è il rischio che queste possano coinvolgere persone giuridiche o fisiche stabilite nel nostro Paese.
Secondo il Consiglio federale, qualora ciò accadesse, si tratterebbe di una violazione della sovranità della Confederazione. Tuttavia, precisa una nota governativa odierna, tutta questa discussione rimane per il momento sospesa, poiché l'UE non è ancora riuscita a prendere una decisione sul progetto. I suoi membri stanno attualmente lavorando su un compromesso proposto dall'Ungheria, che detiene la presidenza del Consiglio dell'UE.
