Proseguono i colloqui tra Berna e Bruxelles e le discussioni, stando a quanto riferito, sembrano molto intense.
BERNA / LUSSEMBURGO - La libera circolazione delle persone e il contributo di coesione all'Unione europea (UE) sono i punti dolenti dei negoziati tra Bruxelles e Berna. Lo ha dichiarato oggi il commissario europeo Maros Sefcovic a margine di una riunione nel Lussemburgo.
Nel corso dell'incontro ministeriale la Commissione europea ha informato gli Stati membri sullo stato dei negoziati con Berna. Secondo Sefcovic, che si è espresso davanti ai media svizzeri, nel complesso, tuttavia, i progressi sono stati notevoli.
Il commissario, nonché vicepresidente della Commissione europea, ha sottolineato che l'UE non appoggia l'ipotesi di una clausola di salvaguardia unilaterale sulla libera circolazione delle persone. Questo messaggio è già stato comunicato ai «partner elvetici» in diverse occasioni, anche a livello politico, ha aggiunto il responsabile dei negoziati con la Confederazione a nome dell'esecutivo comunitario.
Riferendo in merito alla riunione ministeriale odierna, Sefcovic ha precisato che la discussione sulle trattative è durata circa 45 minuti ed è andata «in profondità».
I due team negoziali - quello svizzero e quello europeo - stanno lavorando sodo per trovare soluzioni. L'obiettivo resta quello di raggiungere entro la fine dell'anno un accordo che tenga anche conto degli interessi dell'UE, ha detto il commissario.
Si mira ad ampliare e modernizzare le relazioni tra Berna e Bruxelles. «Questi negoziati - e ne ho condotti molti nella mia carriera diplomatica - sono tra i più intensi che abbia mai visto», ha ammesso Sefcovic. Quest'anno si sono tenute 120 riunioni su questioni trasversali e si sono cercate soluzioni creative.
«Questo dimostra che siamo davvero molto accomodanti, che comprendiamo le specificità dei nostri partner svizzeri e che allo stesso tempo lavoriamo insieme per garantire che avremo successo anche in questo ultimo miglio», ha concluso il diplomatico slovacco.