Secondo il primo sondaggio SSR, i quattro temi in votazione il prossimo 24 novembre verrebbero tutti accettati.
BERNA - Stando al primo sondaggio della SSR per le votazioni federali del 24 novembre, il potenziamento della rete autostradale passerebbe di misura. Chiaro sì al finanziamento uniforme delle cure e alla sublocazione, mentre l'altro tema di diritto locatario è in bilico.
Il decreto federale sulla Fase di potenziamento 2023 delle strade nazionali, contro cui è stato lanciato un referendum sostenuto da associazioni ambientaliste e dalla sinistra, raccoglie il sostegno del 51% delle persone interrogate dall'istituto gfs.bern nella prima metà di ottobre. "Chiaramente contrario" e "piuttosto contrario" si è dichiarato il 45% dei partecipanti al sondaggio pubblicato oggi, mentre il 4% si è detto ancora indeciso.
Per quanto riguarda la modifica della legge federale sull'assicurazione malattie (LAMal) con l'introduzione del finanziamento uniforme delle prestazioni, la situazione è più chiara: a favore è il 61% degli intervistati, a fronte del 26% di contrari. Anche il 13% di indecisi non cambierà il risultato.
Gli aventi diritto di voto sono anche chiamati a esprimersi su due modifiche del Codice delle obbligazioni in materia di diritto di locazione. Il primo riguarda la questione della sublocazione ed è indiscusso: a questo proposito il 59% degli interpellati dice "sì" il 33% "no" e l'8% è ancora incerto su cosa mettere nell'urna.
Ancora aperto è invece l'esito del voto sulla modifica concernente la disdetta per bisogno personale. Qui il 49% si dichiara "chiaramente favorevole" o "piuttosto favorevole" e il 46% l'inverso. Il 5% di indecisi potrà fare la differenza.
A sette settimane dall'appuntamento alle urne la formazione delle opinioni dipende fortemente dall'oggetto in votazione, rileva gfs.bern: lo stadio più avanzato si registra per le autostrade e la disdetta per bisogno personale di un'abitazione.
Il sondaggio - Il sondaggio, condotto dal 30 settembre al 14 ottobre e cui hanno partecipato 8'037 nella Svizzera tedesca, 2'800 in quella francese e 346 in quella italiana, presenta un margine d'errore del 2,8%.