Il debito della Svizzera è stato stimato al 39% del prodotto interno lordo (Pil) nel 2023, rispetto al 122% degli Stati Uniti
WASHINGTON/BERNA - La Svizzera si trova in una buona posizione economica e finanziaria rispetto ad altri paesi, ha affermato oggi la consigliera federale Karin Keller-Sutter in occasione della riunione autunnale del Fondo monetario internazionale (FMI) e della Banca mondiale a Washington.
«Siamo percepiti come un paese senza problemi», ha dichiarato la responsabile del Dipartimento federale delle finanze (DFF).
Uno dei principali argomenti discussi è stata la ricerca di soluzioni all'elevato livello del debito internazionale in una situazione geopolitica difficile, ha detto in una conferenza stampa.
Secondo la definizione del FMI, il debito della Svizzera è stato stimato al 39% del prodotto interno lordo (Pil) nel 2023, rispetto al 122% degli Stati Uniti, al 118% della Francia e al 65% della Germania. La Confederazione deve la sua situazione favorevole al freno all'indebitamento.
La guerre in Ucraina e in Medio Oriente nonché le tensioni attorno a Taiwan stanno facendo aumentare gli investimenti nella difesa, ha continuato. Le spese pubbliche aumentano anche a causa dell'invecchiamento della popolazione in molti paesi.
Gli stati si trovano di fronte al problema di come giustificare una spesa aggiuntiva in tempi di tensioni economiche, ha sostenuto Keller-Sutter.
La consigliera federale ha inoltre assicurato che la Svizzera è un partner credibile nel garantire la stabilità dei mercati finanziari mondiali. A suo avviso, il paese ha trovato il giusto equilibrio tra regolamentazione e competitività per la sua piazza finanziaria.
Problematica del too big to fail - Le misure raccomandate dal Consiglio federale per risolvere il problema delle banche troppo grandi per fallire (too big to fail, secondo la locuzione inglese) hanno suscitato l'interesse di altri paesi, ha aggiunto Keller-Sutter. Ora è importante che queste misure siano coordinate a livello internazionale. Tutti gli stati devono avere le stesse regole in tutto il mondo, indipendentemente dalle loro dimensioni, ha dichiarato la "ministra" delle finanze.
Oltre a Keller-Sutter, il consigliere federale Guy Parmelin e il presidente della direzione della Banca nazionale svizzera (BNS), Martin Schlegel, rappresentano la Svizzera alla riunione di FMI e Banca mondiale.
Inflazione in calo - Schlegel ha dichiarato che il FMI, nonostante i rischi geopolitici, prevede una crescita moderata ma stabile del 3,2% per l'economia mondiale quest'anno e nel 2025.
Il direttore della BNS a Washington ha ricevuto buone notizie sull'attuale situazione economica planetaria: l'inflazione sta scendendo nella maggior parte dei paesi, grazie soprattutto all'inasprimento della politica monetaria da parte delle banche centrali.
In conferenza stampa si è pure appreso che la Svizzera accoglie il Liechtenstein come nuovo membro del gruppo di voto che presiede in seno al FMI. Il Principato diventerà il 191esimo membro dell'organizzazione a partire dal prossimo primo novembre.
FMI e Banca mondiale quest'anno celebrano il loro 80esimo anniversario. Secondo Keller-Sutter, il FMI si è affermato come pilastro della stabilità del sistema finanziario globale e come importante piattaforma per il dialogo multilaterale.