I Cantoni e la Confederazione sono invitati a creare un numero sufficiente di luoghi di rifugio e centri di consulenza.
DAVOS - I delegati del PS, riuniti oggi e domani in congresso a Davos (GR), hanno confermato all'unanimità i consiglieri nazionali Cédric Wermuth (AG) e Mattea Meyer (ZH) alla presidenza del partito. L'assembra ha anche adottato una risoluzione sulla violenza di genere e sulla politica finanziaria
In un documento programmatico, i delegati hanno chiesto l'abolizione a lungo termine del freno all'indebitamento, che imita l'organizzazione democratica e divide la società. «Se lo Stato riduce le sue responsabilità in settori chiave, non fa altro che scaricare i costi sulla popolazione, molto spesso sulle donne», ha sostenuto Wermuth.
Nel documento, la direzione del partito auspicava la modernizzazione del freno all'indebitamento, a causa della sua fattibilità politica. La proposta più radicale ha però prevalso, seppur di poco. Tra le altre richieste, ci sono investimenti a favore del potere d'acquisto, la parità di diritti e la protezione del clima.
In precedenza, il PS ha adottato una risoluzione volta a garantire che le vittime della violenza di genere ottengano maggiore sostegno e protezione. Tali offerte devono essere diffuse su tutto il territorio, affinché le persone in cerca di aiuto possano usufruirne, si legge nel documento presentato dalle Donne socialiste.
I Cantoni e la Confederazione sono invitati a creare un numero sufficiente di luoghi di rifugio e centri di consulenza. Ogni giorno in Svizzera in media 100 vittime di violenze si rivolgono ai servizi di assistenza. Tre su quattro sono donne.
Nel suo discorso, Wermuth si è scagliato contro l'Alleanza del Centro e il PLR, accusandoli di copiare l'UDC e la sua politica d'asilo. L'argoviese ha in particolare fatto riferimento alla decisione del Consiglio nazionale, nella sessione autunnale, di negare il ricongiungimento familiare ai rifugiati provenienti da Paesi teatro di guerre civili. Wermuth ha anche criticato le misure di risparmio annunciate dal Consiglio federale.
Wermuth ha poi evocato il conflitto in Medio Oriente: «Non si può tenere un discorso nell'ottobre 2024 senza parlarne»", ha sostenuto. Non esiste un'alternativa all'autodeterminazione e all'esistenza di Israele, come non esiste un'alternativa al diritto all'esistenza della Palestina, ha detto il presidente del PS. È necessario un cessate il fuoco immediato e incondizionato e la fine dei crimini di guerra da tutte le parti, ha aggiunto.
Da notare che oltre alla presidenza, i delegati hanno anche proceduto con il rinnovo della vicepresidenza. All'unanimità hanno riconfermato i consiglieri nazionali Jaqueline Badran (ZH), Valérie Piller Carrard (FR), Jon Pult (GR) e David Roth (LU). Baptiste Hurni (NE) è stato eletto al posto di Samuel Bendahan, che non ha sollecitato un nuovo mandato.