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CAMERE FEDERALI«Meno soldi per le borse di studio agli stranieri»

05.12.24 - 11:01
Il Consiglio nazionale ha comunque dato più mezzi al settore della formazione rispetto a quelli proposti dal Consiglio federale.
Ti-Press
Fonte ats
«Meno soldi per le borse di studio agli stranieri»
Il Consiglio nazionale ha comunque dato più mezzi al settore della formazione rispetto a quelli proposti dal Consiglio federale.

BERNA - Per l'anno prossimo, il settore della formazione dovrebbe ottenere più mezzi rispetto a quanto proposto dal Consiglio federale nel preventivo 2025 della Confederazione. Tuttavia, contro il parere del Governo e della sinistra, il Nazionale ha deciso di accordare meno risorse destinate al finanziamento delle borse di studio per studenti stranieri e ai programmi di scambio.

Durante il dibattito, tutt'ora in corso, alla Camera del popolo, il plenum ha seguito perlopiù le proposte della sua commissione delle finanze, con un'eccezione: su richiesta di una minoranza, ha deciso di ridurre il contributo a Pro Helvetia di 1,5 milioni di franchi.

Come sostenuto dal campo "borghese", i fondi per le borse di studio destinate agli studenti stranieri dovrebbero venir ridotti di 4,8 milioni (a 5 milioni) e di 2,6 milioni (a 54,6 milioni) i finanziamenti per la formazione e la mobilità internazionale.

Per il resto, il Consiglio nazionale ha applicato le decisioni approvate dal parlamento nell'autunno scorso nell'ambito del messaggio sull'educazione, la formazione e la ricerca (ERI) e del messaggio sulla cultura. La Confederazione dovrà stanziare 12,5 milioni di franchi supplementari per i Politecnici federali e 3,4 milioni in più la promozione della ricerca.

La Camera del popolo ha anche approvato maggiori mezzi, rispetto a quelli proposti del Consiglio federale, per i musei e le collezioni (+0,5 milioni), per gli asili nido (+6,9 milioni) e per la promozione del lavoro extrascolastico con bambini e giovani (+0,3 milioni).

Altre proposte di minoranza che miravano ad aumentare o ridurre i finanziamenti per varie voci nel settore dell'istruzione e della cultura non hanno avuto successo. L'UDC avrebbe voluto, per esempio, ridurre il budget per i Politecnici federali di circa 40 milioni e di quello della ricerca di circa 30 milioni.

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