La zurighese vuole riprendere il suo incarico nel consiglio comunale. In seno al suo partito è ancora in essere la procedura di espulsione.
ZURIGO - Sanija Ameti si sente pronta a tornare. La zurighese dei Verdi Liberali e co-presidente del movimento progressista Operazione Libero, lo scorso settembre aveva rinunciato al suo ruolo nel consiglio comunale dopo aver scatenato uno scandalo con un post su Instagram.
Ameti aveva sparato con una pistola a un'immagine della "Madonna con il Bambino e l'Arcangelo Michele", tratta da un catalogo d'arte, suscitando un’ondata di indignazione mai vista prima nella politica svizzera.
Nonostante le scuse immediate, aveva ricevuto un'ondata di minacce e messaggi d'odio. La bravata social le è costata anche il lavoro presso l’agenzia di comunicazione Farner e il suo ruolo nella direzione del partito. La dirigenza nazionale dei Verdi Liberali ha persino avviato una procedura di espulsione. L’unico incarico che ha mantenuto è stato quello di co-presidente di Operazione Libero.
Da allora, Ameti ha mantenuto il silenzio e la sua carriera politica è rimasta in sospeso. Tuttavia, dopo tre mesi, emergono segnali che qualcosa si sta muovendo. Secondo il SonntagsBlick, la 32enne intende riprendere il suo incarico di consigliera comunale il 18 dicembre. (Il consiglio comunale di Zurigo si riunisce generalmente una volta alla settimana, il mercoledì sera).
Di ufficiale ancora non c'è nulla. La stessa Ameti, contattata dalla redazione del TagesAnzeiger - ha preferito non commentare. Tuttavia vi è un motivo che potrebbe spiegare il ritorno proprio in quella data: Ameti è membro della commissione di revisione della gestione del consiglio comunale. I membri del consiglio possono farsi sostituire nelle commissioni per un massimo di tre mesi. Trascorso questo termine, è prevista un'elezione sostitutiva. La scadenza dei tre mesi è a metà dicembre, e Ameti rischierebbe quindi di perdere il suo posto.
Allo stesso tempo, i Verdi Liberali del Canton Zurigo stanno ancora portando avanti la procedura di espulsione. Il presidente nazionale, Jürg Grossen, ha definito l’episodio «una stupidaggine enorme». Attualmente sono in corso colloqui con Ameti.
Il co-segretario generale Pascal Tischhauser ha dichiarato: «Sanija Ameti è un membro eletto del consiglio comunale di Zurigo. Spetta a lei decidere se riprendere o meno il suo incarico. Questa decisione non può influenzare il processo in corso a Zurigo».
Un test stress - La situazione è complicata per la leadership dei Verdi Liberali. Attualmente, il partito nazionale continua a insistere sull’espulsione, ma Ameti non intende accettarla. Inoltre, il partito è diviso: alcuni sostengono la politica, che è stata attaccata duramente. Altri credono che le provocazioni di Ameti siano andate oltre e che il partito debba agire.
Se la dirigenza nazionale dovesse premere ulteriormente per intervenire su Ameti potrebbe crearsi una spaccatura con una sezione chiave del partito. Se invece si cerca un compromesso, si rischia di irritare i detrattori di Ameti.