Nelle ultime settimane i dipendenti hanno ripetutamente sottolineato l'importanza del loro lavoro e della produzione siderurgica indigena.
BERNA - Durante l'esame del dossier riguardante l'approvvigionamento energetico, il Consiglio nazionale ha anche approvato una disposizione, non prevista nel messaggio del Consiglio federale, destinata ad aiutare temporaneamente l'industria siderurgica e dell'alluminio attualmente in difficoltà. Nello specifico le grandi aziende del settore potranno farsi rimborsare una parte delle tariffe per l'utilizzo della rete elettrica. «La decisione odierna - si rallegrano Syna, Unia, Società Impiegati Commercio (SIC) e Impiegati Svizzera - è il risultato di una lotta determinata dei lavoratori del settore dell'acciaio».
Nelle ultime settimane i dipendenti hanno infatti ripetutamente sottolineato l'importanza del loro lavoro e della produzione siderurgica indigena. Ciò anche con manifestazioni a Berna, Gerlafingen (SO) ed Emmenbrücke (LU) - dove hanno sede acciaierie che hanno annunciato licenziamenti di massa - e colloqui con i politici.
Le reazioni in aula - In Svizzera, contrariamente ai Paesi limitrofi dove queste aziende ricevono un massiccio sostegno statale, non esistono misure di politica industriale mirate, ha spiegato Stefan Müller-Altermatt (Centro/SO) a nome della commissione. Questo svantaggio competitivo mette sotto pressione le aziende dell'acciaio e dell'alluminio, che sono di fondamentale importanza per il Paese, ha aggiunto il solettese che ha ricevuto il sostegno dello schieramento rosso-verde: «L'acciaio svizzero è più ecologico di quello importato», hanno sottolineato i socialisti.
Critiche sono giunta da destra e dal PVL. Mike Egger (UDC/SG) non ha esitato a definire l'emendamento una «Lex Karl Marx». A suo avviso non si può sovvenzionare ogni settore in difficoltà. «Ciò di cui l'economia ha bisogno non nuove leggi e nuovi regolamenti, ma condizioni quadro liberali», ha sostenuto il sangallese.
«La proposta susciterebbe prevedibilmente e comprensibilmente i desideri di altre industrie che soffrono anch'esse per gli alti prezzi dell'energia», gli ha fatto eco Susanne Vincenz-Stauffacher (PLR/SG). «Non bisogna aprire questo vaso di Pandora», ha aggiunto.
Dopo un acceso dibattito, il Nazionale ha approvato le misure di sostegno con 105 voti contro 84 e 6 astenuti. Con 151 voti contro uno e 43 astensioni ha poi deciso di scorporare i provvedimenti a sostegno dell'industria siderurgica, che saranno così portati avanti in una legge separata, che nella volontà della maggioranza dovrà essere dichiarata urgente.