Ora la palla passa al Nazionale
BERNA - Colpo di scena al Consiglio degli Stati: dopo aver sempre respinto, con maggioranza confortevoli, l'eventualità di abolire l'imposta sul valore locativo anche per le case di vacanza, i "senatori" oggi hanno approvato le proposte della Conferenza di conciliazione che prevedono la sua soppressione per tutte le residenze (primarie e secondarie).
L'imposta sul valore locativo - un reddito fittizio da cui il proprietario può dedurre gli interessi passivi e i costi di manutenzione - esiste in Svizzera dal 1915. I tentativi di abolirla sono ripetutamente falliti alle urne e in Parlamento. Le Camere federali sono ora tornate alla carica da qualche anno.
La decisione odierna dei "senatori" è giunta un po' a sorpresa. Nelle sedute precedenti, la Camera aveva infatti per ben tre volte respinto la soluzione proposta da governo e Consiglio nazionale, che volevano una trasformazione totale del sistema, ossia l'abolizione del valore locativo per le residenze primarie e secondarie.
Per gli Stati - che militavano per la soppressione del reddito locativo unicamente per le residenze principali - tale soluzione sarebbe troppo penalizzante per i cantoni periferici. Per addolcire la pillola, il Nazionale ha proposto l'introduzione di un'imposta immobiliare speciale.
Grazie a quest'ultima i Cantoni di montagna e quelli a vocazione turistica, scettici nei confronti di un cambio totale di sistema in ragione delle minori entrate che rischiano di subire, otterranno una possibilità di compensazione. Tale imposta era stata respinta dagli Stati in prima lettura.
Visto il cambiamento di rotta effettuato oggi dai "senatori" questo nuovo balzello dovrà essere approvato anche dalla Camera del popolo. La riforma adottata oggi precisa infatti nero su bianco che il progetto non potrà entrare in vigore senza imposta immobiliare speciale (che dovrà essere anche approvata da popolo e cantoni in votazione, visto che implica una modifica della Costituzione).
Nel breve dibattito tenutosi stamane agli Stati, diversi "senatori" hanno espresso il loro disappunto in merito al risultato uscito dalla Conferenza di conciliazione. Per Pascal Broulis (PLR/VD) si tratta di "scegliere tra le peste e il colera". Per il vodese non sarà facile far passare il progetto in votazione popolare. Insomma, il "no" alla riforma potrebbe solo essere rimandato.
Il Nazionale si esprimerà nel pomeriggio.