Cerca e trova immobili
Il leghista ritorna su un tema di cui si era già occupato in passato. «La situazione è pericolosa, basti vedere i rigurgiti antisemiti»
BERNA - «I finanziamenti esteri alle moschee costituiscono una questione cruciale per la sicurezza del nostro Paese e «vanno vietati, soprattutto alla luce «della situazione geopolitica attuale, dei flussi migratori e della situazione nei paesi a noi confinanti». Lo sostiene in una mozione inviata al Consiglio Federale il leghista Lorenzo Quadri, che torna alla carica sul tema. «È noto da tempo che paesi dove vige l’islam politico finanziano moschee ed imam in Europa, per diffondere questa ideologia (vedi Turchia, Qatar, …)».
Il suo atto parlamentare chiede al Governo di «elaborare una proposta di legge che preveda il divieto per i luoghi di culto e per i predicatori islamici di ricevere finanziamenti dall'estero e l'obbligo per i centri islamici di trasparenza in relazione alla provenienza e all'utilizzo dei finanziamenti».
«La situazione è stata per anni sottovalutata, e ancora lo è, dalla politica come pure dai media e dal mondo accademico, preoccupati per l’ “islamofobia” ma ciechi davanti all’avanzata dell’estremismo islamico», scrive, citando «i rigurgiti antisemiti di stampo islamista innescati, anche alle nostre latitudini, dal conflitto in Medio Oriente" che «sono solo uno dei numerosi campanelli d’allarme».
Di recente il Consiglio Nazionale ha accolto un postulato che chiedeva al Consiglio Federale «di illustrare in un rapporto le possibilità di subordinare a condizioni i finanziamenti esteri di luoghi di culto e istituti di formazione». Per Quadri, seppur è un passo avanti, non è sufficiente. «Intanto il tempo passa senza che vengano presi provvedimenti concreti. Si ribadisce che la soluzione adeguata consiste nel vietare i finanziamenti esteri alle moschee ed ai luoghi di culto islamici, e nell’obbligo di trasparenza sui finanziamenti ricevuti da queste entità, peraltro già approvato dal Nazionale nel 2017».
