Karin Keller-Sutter ritiene che l'esito dei negoziati abbia raggiunto un equilibrio di interessi
BERNA - L'intesa sui bilaterali III è «significativamente migliore» rispetto all'Accordo quadro respinto dal Consiglio federale nel 2021. Lo ha detto la consigliera federale Karin Keller-Sutter a radio SRF.
La futura presidente della Confederazione ritiene che l'esito dei negoziati abbia raggiunto un equilibrio di interessi. Abbiamo l'impressione che questo accordo permetterà di stabilizzare le relazioni con Bruxelles, ha aggiunto Keller-Sutter.
In merito al contributo annuale di coesione di 350 milioni di franchi che la Svizzera dovrà versare, la ministra delle finanze ha ricordato come questo sia di circa 100 milioni di franchi inferiore rispetto a quello versato dalla Norvegia.
Keller-Sutter ha anche commentato i risultati della Commissione parlamentare d'inchiesta (CPI) incaricata di far luce sull'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS. La consigliera federale ha detto che le accuse di non aver informato a sufficienza il Consiglio federale non corrispondono al vero. «È evidente che la CPI ha una percezione diversa».
Keller-Sutter ha detto di aver informato il Consiglio federale in occasione della terza riunione dopo il suo trasferimento dal Dipartimento di giustizia e polizia alle Finanze. Il passaggio di consegne dall'ex consigliere federale Ueli Maurer non è stato «ideale», ha aggiunto ricordando però che il diretto interessato non era il supervisore delle banche, come non lo è il Consiglio federale.