Il decano democentrista riaccende il dibattito sulla nomina di un nuovo candidato al Consiglio federale con una proposta singolare.
ZURIGO - Due candidati, quelli del Centro, che arrivano dopo un lungo (e tribolato) processo di selezione - fatto di due di picche e sfilamenti - e che non fanno affatto l'unanimità.
L'elezione del successore al seggio nell'Esecutivo federale lasciato libero da Viola Amherd inizia a prendere una piega sempre più spinosa con l'entrata in scena di Christoph Blocher, sparigliatore di carte per antonomasia della politica elvetica.
L'ex consigliere federale, e decano democentrista, ha piazzato una prima stoccata sulla sua Tele Blocher - «è assurdo che ci si trovi bloccati con due nomi, senza poter votare qualcun altro» - rincalzando la dose in intervista ai quotidiani del gruppo CH Media.
«Se il parlamento giungesse alla conclusione che i due candidati del Centro non siano adatti al compito, deve essere possibile scegliere qualcun altro», ha ribadito l'84enne la cui intenzione è ben chiara, rimettere in discussione la formula magica che determina la distribuzione dei posti nel Consiglio Federale.
«Questa persona non deve per forza di cose essere parte del Centro, dovrebbe essere possibile per il Parlamento ritenere che anche un politico di un altro schieramento possa essere il candidato più adatto», continua, «può essere dell'UDC? Ma certamente, mi metto personalmente a disposizione per sistemare le anomalie nel Dipartimento della Difesa della Protezione e dello Sport (DDPS)».
La “sortita” di Blocher sarebbe solo temporanea: «Riconsegnerei il posto al Centro, al termine di questa legislatura, quindi nel 2027».
Cosa ne pensa l'Udc di questo piano? Interpellato dai giornalisti di CH Media, il presidente Marcel Dettling non ha voluto prendere posizione.
I democentristi, lo ricordiamo, devono ancora rendere note le loro preferenze rispetto al ticket per il consiglio federale.