300tenario: il Ticino offre una scultura di Nag Arnoldi e delle borse di studio
Nonostante i numerosi legami storici che esistono tra la Venezia del Nord e la Svizzera, quest'ultima non è stata invitata alle celebrazioni ufficiali dei trecento anni tenutesi a fine maggio. «A San Pietroburgo giustificano tale 'dimenticanza' con il fatto che la Svizzera non fa parte dell'Unione europea e l'invito per un solo Paese sarebbe stato troppo complicato», spiega Madeleine Lüthi, console generale onorario della Svizzera. Organizzati sotto l'egida di Presenza svizzera, gli «Swiss Days» segneranno i trecento anni della città sulla Neva e ricorderanno quanto i confederati abbiano influito nella storia e architettura della ex capitale russa, ha dichiarato Lüthi all'ats. Gli «Swiss Days» avranno lo scopo di stabilire nuovi rapporti con la città di Pietro il Grande, facendo scoprire la Svizzera contemporanea. In occasione di una cerimonia che si terrà il 9 luglio, il presidente della Confederazione offrirà alle autorità della città «100 orologi per San Pietroburgo». Questi saranno destinati all'areoporto, alle stazioni e alle piazze del centro.
Oltre agli orologi saranno consegnati altri regali tra cui un DVD sugli architetti svizzeri che hanno avuto un ruolo importante nella fondazione e sviluppo della città di San Pietroburgo. Il ticinese Domenico Trezzini, primo direttore dei lavori di Pietro il Grande, ha in particolare partecipato all'elaborazione del piano della città. A San Pietroburgo saranno presenti anche alcuni cantoni che hanno stabilito rapporti particolari con la città.
Oltre a Ginevra e Basilea Città, sarà presente anche il Ticino: l'architetto Mario Botta terrà una conferenza il 7 luglio ed il Cantone regalerà una scultura di Nag Arnoldi oltre ad offrire borse di studio.
ATS
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