MENDRISIO: "Senza il "Club 74" sarei scappato dall'OSC"
MENDRISIO: "Senza il "Club 74" sarei scappato dall'OSC" Cos'è il "Club 74"? Poche persone conoscono questo rivoluzionario padiglione che si trova, a Mendrisio, nell'area dell'Organizzazione sociopsichiatrica cantonale. Un padiglione che cerca di guarire una parte dei malati ospiti dell'istituto tramite l'arte, la musica, l'incontro e lo svago.
Cos'è il "Club 74"? Poche persone conoscono questo rivoluzionario padiglione che si trova, a Mendrisio, nell'area dell'Organizzazione sociopsichiatrica cantonale. Un padiglione che cerca di guarire una parte dei malati ospiti dell'istituto tramite l'arte, la musica, l'incontro e lo svago.
Ma è solo con l'entrata in vigore della nuova Legge sull'assistenza sociopsichiatrica cantonale (LASP) e l'approvazione del Regolamento di applicazione, il 1. gennaio 1985, che avviene il più grande cambiamento strutturale nella psichiatria pubblica: tutti i servizi, fino ad allora gestiti autonomamente, vengono riuniti in un unico organismo: l'Organizzazione sociopsichiatrica cantonale (OSC). L'OSC è quindi l'ente statale del Canton Ticino che ingloba tutte le strutture ospedaliere e ambulatoriali pubbliche predisposte alla presa a carico dell'utente psichiatrico. Una terza svolta storica sancisce di fatto la scomparsa dell'ONC, che nel 1994 viene suddiviso in due strutture separate e ben distinte in base al tipo di casistica: la Clinica psichiatrica cantonale (CPC), Mendrisio, per la cura e la riabilitazione di pazienti psichiatrici acuti e il Centro abitativo, ricreativo e di lavoro (CARL), Mendrisio, demedicalizzato, per ospiti cronici stabilizzati.
All'interno dell'area che ospita l'OSC v'è anche uno stabile chiamato "Club 74", che è "la centrale operativa" del servizio di Socioterapia. Da un ex-padiglione manicomiale è nata una struttura dinamica destinata agli scambi interpersonali, alla di qualità di vita e di armonia con l'ambiente sociale piuttosto che una "guarigione" ad ogni costo, nel senso di una normalizzazione, di una omologazione e di un inquadramento forzato nelle concezioni etiche e sociali della nostra epoca; si cerca così di affermare le risorse e il potenziale di autoguarigione della persona. TicinOnline ha cercato, intervistando un paziente dell'OSC, che giornalmente frequenta il club terapeutico "Club 74", di capire cosa può dare, ad un malato, un club di questo tipo.
"Penso che sia una gran valvola di scarico, senza sarei scappato da qui. Senza il "Club 74", i pazienti, trattati come sono trattati, non avrebbero la possibilità di mantenere una certa manovalità, una certa creatività. Si, penso sia utilissimo e tanto terapeutico. Qui si ha l'occasione di conoscere gente di altri centri, c'è uno scambio creativo, culturale. E tutto ciò facilita la guarigione."
Perché lasciare la propria camera, il proprio padiglione, per recarsi al "Club 74"?
"Una ragione? Per incontrarsi, c'è il bar, chiaramente senz'alcool, c'è un piano, delle chitarre e si può cantare, quasi improvvisare delle jam session e allora ci si trova a cantare i classici della musica leggera italiana da De André a Guccini a Vasco Rossi, ci si sfoga in gruppo, e poi tante attività creative che vanno dal disegno su stoffa, carta o cartone e poi ancora scultura con legno o creta o ancora assemblamenti di materiali diversi.
Qui ci si sente meno malati. Si parla anche con gente che viene dall'esterno, ci si mischia con gente che viene dall'esterno, si è meno tagliati fuori dal mondo e si sente meno il peso delal convalescenza, il fatto che si è lì per curarsi e si ricevono solo le visite di qualche paerente e qualche amico intimo e basta. E poi ci si veste con i vestiti di tutti i giorni e non si è in pigiama e si può pure ridere e scherzare. Il "Club 74" è una sorta di mondo reale all'interno di un centro di cura."
E perché tornarci regolarmente, durante la cura?
"Per tanti motivi, per esempio perché ci si incontra non solo con gente del medesimo sesso, ma anche con gente dell'altro sesso. Il che è, in fondo, uno stimolo in più a tornarci. Vedi magari una ragazza carina oggi e sai che puoi rivederla il giorno dopo ed ecco che al club ci si torna volentieri anche più giorni successivi, anche solo per avere un bel sorriso e per scambiare quattro chiacchiere con una ragazza carina. Un grande aiuto, per esempio, per chi sta guarendo dalla depressione."
di Joe Pieracci
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