Gran Consiglio: candidatura alla 2a vicepresidenza di Dario Ghisletta, ma Arigoni non ci sta

BELLINZONA - Il Gruppo parlamentare del PS ha deciso di presentare al Gran Consiglio la candidatura alla II vicepresidenza di Dario Ghisletta, confermando in questo modo la decisione presa un anno fa. Una decisione che non è piaciuta all'altro deputato socialista interessato alla carica, e cioè Bill Arigoni che in diverse occasioni sulla stampa aveva espresso contrarietà ala decisione del partito. Con un comunicato stampa diramato domenica pomeriggio il Ps giustifica la propria decisione scrivendo che "con questa decisione il Gruppo non intende misconoscere le qualità personali di Bill Arigoni, ma esso non può esimersi dall’esprimere un forte disagio quanto alla mediatizzazione della questione, di per sé delicata, promossa da Arigoni stesso sia un anno fa, sia in questi ultimi giorni".
Il Ps come ultimo tentativo di mediazione aveva sollecitato all’unanimità una terza candidatura, quella di Pelin Kandemir Bordoli, che si era messa a disposizione solo a condizione di poter rappresentare una soluzione alla vertenza interna e che, constatato come ciò non si sia concretizzato, ha immediatamente declinato l’invito.
Dal canto suo Bill Arigoni si è fatto sentire e in un comunicato stampa critica la decisione del PS: "Il gruppo PS ha deciso di confermare il risultato della votazione scaturita senza nessuna discussione e con un errore formale l'anno scorso. Non avendo partecipato alla discussione avvenuta oggi non so i motivi politici e di strategia per i quali il gruppo PS ha confermato Dario Ghisletta. Durante le discussioni a cui ho partecipato ho messe tutte le carte in tavola in totale trasparenza parlando di strategia del partito e di cosa rappresento al suo interno e del rispetto che bisogna avere per le persone che votano ( 12000 voti per me contro i 6000 di Ghisletta) e che esprimono una scelta anche personale e di stima per un candidato. I voti non devono servire solo per avere una percentuale di seggi maggiore in Parlamento. Da parte del mio collega c'é stata solo una chiusura in difesa del voto dell'anno scorso senza spiegare chi rappresenta ma solo elencando le sue possibili facoltà nella gestione delle sedute del GC. Nel rispetto di tutti quelli che mi hanno dimostrato solidarietà anche in Parlamento e di chi mi ha votato mantengo la mia candidatura come secondo vice presidente del Gran Consiglio e mi rimetto al voto democratico del Parlamento".



