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LUGANO

Spaccio in città, Armin Scacchi del nucleo antidroga della Polcomunale: "Impossibile eliminare il fenomeno"

Tipress / Gabriele Putzu
Spaccio in città, Armin Scacchi del nucleo antidroga della Polcomunale: "Impossibile eliminare il fenomeno"
LUGANO - La figura di un esperto che avrà il compito  di arginare il fenomeno dello spaccio di droga a Lugano, piace al responsabile della sezione antidroga della Comunale di Lugano, il primo tenente Armin Scacchi, che valuta positiv...

LUGANO - La figura di un esperto che avrà il compito  di arginare il fenomeno dello spaccio di droga a Lugano, piace al responsabile della sezione antidroga della Comunale di Lugano, il primo tenente Armin Scacchi, che valuta positivamente la decisione del Municipio di affidare al noto criminologo Michel Venturelli il mandato di  osservare da vicino il fenomeno  e suggerire tecniche per contrastare lo spaccio. Venturelli è da diversi mesi che sta osservando il via vai dei cittadini di colore ed è al lavoro per valutare le varie strategie da adottare.

Impossibile eliminare lo spaccio dalla città -
"È una buona idea quella di coinvolgere un esperto - ci dice Armin Scacchi - Venturelli sta facendo un buon lavoro, ma dobbiamo anche capire che è praticamente impossibile eliminare lo spaccio dalla città. Quello che si può fare è tentare di limitare i danni, ma sarebbe un'utopia pretendere di debellare del tutto il fenomeno".

"Mancano le leggi" -
Un'utopia dettata anche dal fatto che - come ha evidenziato ancora una volta il vice-sindaco della città Erasmo Pelli - le leggi attuali non aiutano più di tanto nel tentativo di eliminare il problema. "Le leggi purtroppo non ci sono - concorda Armin Scacchi - e il codice penale è quello che è.  Bisogna semmai insistere sulla legge amministrativa  che decide cosa farne di questi trafficanti che puntualmente fermiamo".

Lugano non è il bronx -
Ma non è solo un problema di leggi. Scacchi fa notare un altro problema, quello  degli effettivi e del numero di agenti attivi nella lotta allo spaccio. "Operiamo quotidianamente sul territorio, siamo presenti tutto il giorno  sulle strade, ma alla fine perdiamo ancora troppo tempo in ufficio a fare i verbali" fa notare, e sulla situazione di Besso getta acqua sul fuoco. "Non nego che il problema esista, ma non è neppure quel bronx che alcuni vogliono far credere".

Frecciatina contro i media -
Non manca una frecciatina contro i media che esagerano la problematica: "I giornali spesso scrivono cose che non sempre corrispondono alla realtà, e di conseguenza i cittadini hanno un'eccessiva paura di chiunque sia nero. Il risultato che si ottiene con queste esagerazioni mediatiche è che si fa di tutta l'erba un fascio".

s.f.

Foto d'apertura: Tipress / Gabriele Putzu

 

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