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È ancora mistero sul caso Pagani

Il fiduciario è tornato in libertà. Ma i retroscena restano ambigui
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È ancora mistero sul caso Pagani
Il fiduciario è tornato in libertà. Ma i retroscena restano ambigui
LUGANO – È tornato in libertà già da qualche mese. Giancarlo Pagani, ex dirigente del Gruppo Abilfida a Lugano, oggi lavora in una ditta di trasporti a Chiasso. “Sta cercando di rifarsi una vita”, dice il s...

LUGANO – È tornato in libertà già da qualche mese. Giancarlo Pagani, ex dirigente del Gruppo Abilfida a Lugano, oggi lavora in una ditta di trasporti a Chiasso. “Sta cercando di rifarsi una vita”, dice il suo legale Filippo Ferrari. Pagani è il fiduciario immobiliare arrestato nel settembre del 2009 per presunti illeciti di natura finanziaria, appropriazione indebita e amministrazione infedele. Avrebbe ingannato i suoi clienti, creando un ‘buco’ di oltre 20 milioni di euro. Dal suo fermo è passato un anno. E dall’indagine non è più trapelato nulla. C’è però una certa incredulità da parte delle persone danneggiate nel saperlo in libertà senza che si sia ancora fatta luce sull’intera vicenda.

Contatti - Nonostante il cambio di attività professionale, Pagani oggi continuerebbe a vedersi con alcuni suoi ex collaboratori. In particolare Pagani continuerebbe ad avere contatti con una persona di fiducia che, stando a fonti informate, avrebbe condiviso con lui le ultime ore prima dell’arresto. Dalla procura fanno sapere che “le indagini proseguono. È una vicenda intricatissima”. Ma senza entrare nei dettagli.

Truffa - Pagani e i suoi collaboratori gestivano i capitali di diversi imprenditori italiani. Soldi che venivano utilizzati per investimenti in Ucraina. Pagani garantiva e prometteva ai suoi clienti interessi da capogiro. A un certo punto però la situazione in Ucraina non gira più. Pagani, per non venire meno alle promesse fatte, corre ai ripari in maniera discutibile. Quando ad avanzare richieste economiche era un imprenditore, lui pescava dal conto dell’altro. E così via. Fino a creare un ‘buco’ enorme. Si parla di circa 25 milioni di euro. Svaniti.
 
Soluzione lontana - La vicenda è ancora lontana da una soluzione. L’avvocato Ferrari, difensore di Pagani, spiega: “Siamo ancora nel campo delle ricostruzioni. Ci sono ancora molte cose da chiarire su questa storia”. Intanto, però, gli ex clienti di Pagani si interrogano. Lui è in libertà e ancora non si è arrivati a una spiegazione. E i terreni ucraini su cui aveva investito Pagani oggi valgono ben poco. Difficile, se non impossibile, dunque, recuperare i soldi persi. “Ma Pagani ha sempre collaborato – puntualizza Ferrari –. Il giorno che ha saputo che sarebbe stato arrestato era all’estero e si è precipitato in patria. Va sottolineato”. Tra gli avvocati che difendono gli ex clienti di Pagani c’è Rossano Pinna. Anche lui, come i suoi colleghi, è in attesa di avere accesso agli atti. “La storia è complicata – ammette –. Capisco la sorpresa di chi vede Pagani in libertà. Ma le autorità avranno avuto dei buoni motivi per non lasciarlo in carcere. Aspettiamo”.

RED

Foto Ti-Press

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