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VALLE VERZASCA

Bello il fiume, ma attenzione ai pericoli

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Bello il fiume, ma attenzione ai pericoli
LAVERTEZZO - Con il motto "Bello, ma prudenza", l'ente turistico di Tenero invita i turisti che ogni anno prendono d'assalto le zone balneari della Val Verzasca, alla prudenza. In un comunicato l'Ente lancia la sua campagna di sensibi...

LAVERTEZZO - Con il motto "Bello, ma prudenza", l'ente turistico di Tenero invita i turisti che ogni anno prendono d'assalto le zone balneari della Val Verzasca, alla prudenza.

In un comunicato l'Ente lancia la sua campagna di sensibilizzazione, che ha lo scopo di informare i bagnanti a non dimenticare la pericolosità delle acque delle acque del Verzasca, una delle mete più gettonate, sia per il paesaggio spesso ancora selvaggio, sia per le sue acque estremamente limpide, smeraldine e rinfrescanti.

Proprio queste invitanti caratteristiche inducono i bagnanti a mettere erroneamente in secondo piano la prudenza di chi fruisce del fiume.

Per questo motivo nei mesi di luglio e agosto, dove si registra un afflusso elevato di persone, viene organizzato un servizio di prevenzione lungo il tratto di fiume più a rischio, dalle Posse fino ad Aquino sul territorio di Lavertezzo. Questo servizio di pattugliamento va ad aggiungersi all’informazione già presente sul territorio tramite una cartellonistica mirata e multilingua, posizionata in punti strategici (posteggi, accessi al fiume e sulle rive).

Questa azione di sensibilizzazione e prevenzione ad opera della Commissione Fiume Verzasca Sicuro in collaborazione con l’Ente Turistico di Tenero e Valle Verzasca, prevede il pattugliamento costante del fiume dal 1° luglio al 31 agosto compresi, 7 giorni su 7, dalle 10 del mattino fino alle 17 del pomeriggio (le 18 nei giorni festivi e fine settimana).

Durante i fine settimana, giorni con il maggior afflusso di bagnanti, è inoltre in funzione anche un picchetto organizzato della locale Società Sub.

Dopo l’introduzione di questo servizio rivolto sia ai bagnanti sia a chi pratica sports acquatici (come l’immersione), in vigore da più di una decina di anni, il numero degli incidenti e soprattutto di vittime è diminuito sensibilmente.

Il compito di questo servizio, non avendo i pattugliatori formazioni specifiche di intervento (questo compito considerata la pericolosità è demandato agli specialisti dei sub e della polizia lacuale), riguarda l’informazione, la prevenzione e se necessario a dare l’allarme in caso di incidente alfine di garantire un tempestivo intervento dei soccorritori.

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