Il sindaco si esprime sulle battaglie a salvaguardia degli edifici storici
LUGANO - La Città ormai è distrutta, è inutile fare battaglia per ogni piccola casetta da demolire. Questo, in sintesi, il Giudici-pensiero espresso oggi tramite un'intervista al GdP.
Il sindaco-architetto sostiene che i veri monumenti di Lugano sono andati già tutti distrutti negli anni '60 e '70. A sostegno di questa sua opinione fa riferimento al Majestic, al Grand Hotel, all'Odeon, alle caserme e alla farmaceutica al ferro di cavallo.
Oggi si farebbe battaglie per ogni singola casetta, quando il vero patrimonio è andato ormai perso da tempo. E il rischio di queste battaglie è che si rivelino troppo pesanti dal profilo economico.
Nella sua intervista, Giorgio Giudici parla inoltre dell'idea di creare due porte d'entrata della città, caratterizzate da immagini nuove. Una a nord nel nuovo quartiere di Cornaredo, che il sindaco spera si concretizzi in verticale, quindi con dei grattacieli, l'altra sul Pian Scairolo.
"Dobbiamo dare un senso di città e non semplicemente di omogeneità" afferma Giudici. "Tutti elogiano Lugano e ci dicono quanto sia bella con le sue montagne, il verde, la natura, il lago. Ma noi ticinesi siamo capaci di distruggere ciò che di straordinario abbiamo. E' il nostro autolesionismo: invidie, sottigliezze, sgambetti e critiche."