Triste epilogo per l'originale idea di un bleniese. Sconosciuti hanno distrutto il finto radar che aveva creato per far rallentare le auto che sfrecciavano davanti alla sua abitazione
AQUILA - "Me lo hanno distrutto nella notte". Ha avuto vita breve il finto radar che un abitante di Aquila, in valle di Blenio, aveva piazzato in giardino stanco delle auto e delle moto che sfrecciavano ad alta velocità lungo la strada davanti a casa sua.
"Non mi sono arrabbiato più di tanto - spiaga il diretto interessato - anche perché le autorità me lo avrebbero fatto togliere in ogni caso". Ignoti, d'altra parte, gli autori del gesto: "Non posso affermare con certezza che sia stata gente della valle di Blenio, può essere stato chiunque a romperlo, anche qualcuno che ha alzato il gomito. Non lo so. In ogni caso adesso è rimasto solo un bastone rotto".
Quella cassetta per uccelli, acquistata in Germania, non farà più capolino da quel giardino: "Non penso che ne rimetterò un altro. Era un giochetto per sensibilizzare la gente o le autorità a moderare la velocità. L'idea mi era già venuta in mente un anno fa. Ma a piazzarlo è stato mio nipote dopo che una moto, passata ad alta velocità, aveva quasi investito uno dei suoi figli".