La storia di un conducente 23enne incappato nel radar bernese. “In Ticino non disponiamo di statistiche dettagliate”
LUGANO - Distanza di sicurezza, questa sconosciuta? Forse no, i conducenti sanno di cosa si tratta, ma quanti la rispettano al “secondo”? Probabilmente non tantissimi ma attenzione: le multe possono essere davvero salate, soprattutto in Svizzera interna. Un ragazzo 23enne residente in Ticino ci racconta la sua storia (ancora in atto) e le sue sensazioni, prima fra tutte quella di essersi sentito “un criminale”, per come è stato trattato.
Storia - “Ai primi di dicembre - racconta - mi è arrivato un appello dalla polizia di Berna che mi chiedeva di presentarmi presso la polizia di Lugano per una multa della circolazione. Mi sono presentato a Lugano, pensando di aver commesso un’infrazione legata all’eccesso di velocità, ma con grande sorpresa ho scoperto che la velocità era al di sotto di 12 chilometri rispetto al limite massimo. L’avviso di infrazione riguardava la distanza di sicurezza”. Erik (nome finto) studente universitario in Svizzera interna, percorre spesso il tratto autostradale che da Berna porta a Fiburgo con la sua auto. “Ho preso la multa perchè la distanza regolare tra un auto e l’altra è calcolata generalmente sui tre secondi, mentre io ero a 1,6 secondi. Il radar mi ha beccato mentre ero sulla corsia di sinistra, l’auto che mi precedeva era molto lenta, quella dietro era più veloce e cercavo di mantenere un equilibrio tra le due. Ovviamente mentre guidavo non sono stato a calcolare la distanza precisa con l’auto che mi precedeva”.
Quanti secondi? - Secondo quanto riferisce il TCS sul suo sito, “il conducente deve tenersi ad una distanza sufficiente da tutti gli utenti della strada, in particolare nel sorpassare e nel circolare dietro ad un altro veicolo (art. 34 cpv. 4 LCStr). Concretamente è consigliabile rispettare una distanza di almeno 2 secondi dal veicolo che precede”. L’Ufficio giuridico della Circolazione specifica che “per quanto attiene ai criteri di valutazione, non esiste una regola “assoluta” per definire il concetto di distanza di sicurezza (dipende dalle condizioni della strada, del traffico e della visibilità, dalla velocità dei veicoli, ecc. …) e non è pertanto possibile fornire una risposta di carattere generale”.
Criminale ma non era ubriaco - Erik è stato ulteriormente sfortunato se si pensa che mancavano quattro mesi per completare il suo periodo di prova per la patente. “Inizialmente ho ricevuto una multa di 1000 franchi e 300 di spese amministrative che poi hanno deciso di tramutarmi in due anni di patente in prova, con la condizionale che se non avessi pagato i 1 000 franchi, avrei dovuto scontare qualche giorno di carcere alla Stampa. Inoltre, poichè questa infrazione è considerata colpa grave, il reato è iscritto sulla fedina penale e potrò annullarlo solo fra due anni, ma se commetto qualche errore mi resterà per 10 anni. Insomma se volessi andare a lavorare in banca, non potrei farlo. Mi sono sentito un criminale. Sono d’accordo che la distanza sia importante, ma non è sempre possibile rispettarla, a differenza della cintura di sicurezza o dell’alcol. Mi hanno invece trattato come un ubriaco al volante”.
Il ragazzo ha presentato ricorso e una settimana fa ha ricevuto la sentenza: “Mi hanno dato la possibilità di scontare 500 franchi con otto ore di lavori di pubblica utilità da svolgere tramite il Comune, mentre gli altri 500 dovrò pagarli regolarmente. Ma la cosa peggiore è che non mi hanno cambiato nulla sulla fedina penale. Presenterò un altro ricorso”.
Quante multe in Ticino? - A detta di Erik, la Polizia di Lugano è rimasta anch’essa sorpresa per la severità della pena. Abbiamo chiesto informazioni precise sul numero di multe simili inflitte in Ticino. La Polizia cantonale ci ha rinviato all Ufficio giuridico della Circolazione che ci ha risposto così: “Non disponiamo di statistiche dettagliate sul genere di Decreti di accusa annualmente emanati, non possiamo pertanto indicarle con precisione quanti di questi riguardano il mancato rispetto delle distanze di sicurezza”.