Polo della moda a Chiasso? Il sindaco di Biasca non ci sta

Jean-François Dominé ricorda che nel suo Comune si trova già la sede la Scuola cantonale d'Arti e Mestieri della Sartoria e punzecchia Chiasso: «Ma non aveva problemi di traffico?»
CHIASSO - Tutti uniti per portare a Chiasso il Centro della moda. La rivendicazione arriva da socialisti e Verdi chiassesi, che ieri hanno lanciato una petizione in un luogo simbolo della cittadina di confine, nel centro dell'atrio della stazione ferroviaria internazionale di Chiasso, dove svetta la statua raffigurante le due donne che rappresentano la Repubblica italiana e la Confederazione Svizzera.
Chiasso unita per il Polo della moda - Sinistra e Verdi incassano l'appoggio di tutte le forze politiche chiassesi e ricevono la "benedizione" del sindaco Moreno Colombo, che a La Regione ha dichiarato: «La petizione va supportata da tutte le forze politiche di Chiasso e del Distretto».
Un appello ad un'unità di un Mendrisiotto che, nella continua competizione con le altre regioni del Ticino, ha lanciato la battaglia per aggiudicarsi un posto al sole nel mondo della formazione.
Pintus: «Quale collocazione migliore di Chiasso?» - Ieri la municipale socialista Patrizia Pintus ha sostenuto che Chiasso rappresenta il sito ideale «per un polo della moda e della sartoria». Nella cittadina di confine c'è infatti «il m.a.x. museo, una biblioteca specializzata nella grafica, nel design e nella comunicazione visiva». E poi quale collocazione geografica migliore di Chiasso? «Ci troviamo a 50 minuti da Milano, una delle capitali della moda», ha dichiarato a LaRegione Pintus.
E Biasca, dove trova già sede la Scuola cantonale d'Arti e Mestieri della Sartoria? «Lì si porti qualcosa di più consono», ha sostenuto ieri Pintus. Concordo con l'esigenza di creare dei centri di competenza, ma che abbiano una logica».
Il Ticino multipolare - Logica? Eppure il progetto di città Ticino, auspicato ormai da anni, consiste nell'attuazione di una politica economico e sociale di sviluppo che coinvolga tutte le sue regioni e i suoi distretti, compresi quelli periferici, che più fanno fatica e hanno meno risorse finanziarie a disposizione rispetto a Mendrisiotto e Luganese.
E Biasca che ne pensa? - E a Biasca che se ne pensa della rivendicazione chiassese di concentrare tutta la formazione nell'ambito della moda in una sola sede?
Il sindaco Dominé: «Da noi si trova già la scuola di sartoria» - Contattato telefonicamente, il sindaco di Biasca, Jean-François Dominé (PLR), ha ricordato venerdì mattina che nel suo Comune trova già sede «la Scuola cantonale d'Arti e Mestieri della Sartoria e noi avremmo piacere che resti e che sia potenziata».
«Potenziare i contenuti formativi a Biasca» - «D'altra parte - ha aggiunto Dominé - una risoluzione del Gran Consiglio chiede in maniera chiara al Consiglio di Stato di potenziare il sito di Biasca per quanto riguarda i contenuti formativi. Per questo motivo ritengo che ancora prima di potenziare non bisogna smantellare».
«Ma i problemi del Mendrisiotto non sono il traffico e i frontalieri?» - Durante il colloquio telefonico, Dominé si contiene ed evita dichiarazioni che possano scatenare la polemica tra lui e Moreno Colombo, sindaco di Chiasso e suo ex collega di Gran Consiglio. E allora, con un colpo di stiletto, usa il sarcasmo per fare capire chiaramente a tutti che a Biasca, la Scuola cantonale d'Arti e Mestieri della Sartoria, non si tocca. «Seguendo l'attualità politica ticinese anche recente - ha concluso il sindaco del comune rivierasco - mi è sembrato di capire che due dei principali problemi ticinesi sono il congestionamento del Mendrisiotto e il ricorso massiccio alla manodopera frontaliera. Chiedo quindi che il Cantone prenda sul serio queste due problematiche nel valutare la scelta dell'ubicazione ideale delle sedi delle sue infrastrutture scolastiche e amministrative. Altrimenti siamo alle solite: si denuncia il problema in maniera altisonante, ma al momento di trovare la soluzione prevalgono interessi di tutt'altro tipo».



