Cerca e trova immobili

CANTONEQuadri: «Riforma per l'asilo: non risponde all'emergenza»

08.05.16 - 09:01
Il consigliere nazionale critica in particolare due aspetti della proposta che i cittadini dovranno votare il 5 giugno
Ti-Press
Quadri: «Riforma per l'asilo: non risponde all'emergenza»
Il consigliere nazionale critica in particolare due aspetti della proposta che i cittadini dovranno votare il 5 giugno

BELLINZONA - Lorenzo Quadri si è pronunciato in merito alla riforma nel settore dell’asilo che chiamerà i cittadini ad esprimere la loro opinione il prossimo 5 giugno. Una manovra il consigliere nazionale la ritiene necessaria data l’emergenza, ma non condivide quella proposta da Simonetta Sommaruga, «studiata e pensata per i periodi di calma».

Sono in particolare due i punti criticati: «Per rendere appetibile la riforma ai cittadini, i suoi fautori  tentano di spacciarla per un’accelerazione della procedura d’asilo. Purtroppo le cose stanno diversamente. In effetti le novità significative che si vorrebbero introdurre sono ben altre, e cioè 1) l’avvocato gratis per gli asilanti e 2) le espropriazioni facili – in spregio dei diritti dei cittadini, dei Cantoni e dei Comuni – per creare nuovi centri d’accoglienza».

Per quanto riguarda il primo punto viene sottolineata una disparità di diritti fra migranti e cittadini svizzeri, che non possono godere dell’avvocato gratuitamente e che al contrario dovrebbero pagare quello per gli asilanti, che ne approfitterebbero per «presentare ricorso anche se le chance di vittoria sono pari a zero (...). Parlare di accelerazione delle procedure quando le persone che non hanno diritto all’asilo, e questo è stato accertato, rimangono comunque in Svizzera, significa vendere fumo».

Per quanto riguarda il secondo punto l’esponente della Lega dei Ticinesi è chiaro: «Molto concreta è per contro l’intenzione del Consiglio federale di aumentare la capacità d’accoglienza in Svizzera tramite nuovi centri che verranno semplicemente imposti ai Cantoni, ai Comuni ed al vicinato, passando sopra ai loro diritti. Mentre gli altri paesi si sforzano di impedire l’accesso ai migranti economici, la Svizzera insiste nel fare il contrario. I muri eretti sulla via balcanica non faranno che rendere più appetibile quella mediterranea, su cui si trova il nostro Paese. (...) In Svizzera invece non solo Sommaruga rifiuta, per motivi ideologici, di sospendere l’applicazione degli accordi di Schengen, ma anche l’annunciato impiego dell’esercito “in caso d’emergenza” ha tutto il sentore della presa in giro: a parte che i requisiti per il ricorso all’esercito sono stati fissati in modo da tale da garantire con buona sicurezza che la mobilitazione ci sarà mai, il ruolo dell’esercito sarebbe più o meno quello di un comitato d’accoglienza».

In conclusione secondo Lorenzo Quadri la riforma dell’asilo proposta pone di fatto le condizioni per aumentare in modo indiscriminato la capacità d’accoglienza della Svizzera. «Non si tratta di impedire l’arrivo in Svizzera di chi non ha diritto all’asilo; si tratta di fargli posto. Il risultato del nuovo quadro legislativo sarebbe  quello di far restare nel paese, a tempo indeterminato e a spese del contribuente, un numero sempre crescente di finti rifugiati:  per l’85% sono, come detto, giovani uomini che non scappano da alcuna guerra e che provengono da entroterra culturali incompatibili con le nostre regole, con i nostri valori e con le nostre tradizioni. Persone non integrabili, la cui presenza massiccia non potrà che provocare gravi problemi sociali, economici e di ordine pubblico. La riforma in votazione, dunque, è inadatta a fornire soluzioni in tempi di “caos asilo”».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE