Il Dipartimento delle istituzioni ha fatto un bilancio delle infrazioni sul territorio cantonale: la maggior parte, 244 casi, è legata a episodi di accattonaggio
BELLINZONA - Il provvedimento aveva fatto discutere tutto il Ticino. La sua entrata in vigore, lo scorso primo luglio, aveva fatto scorrere fiumi d’inchiostro sui media cantonali ed extra-cantonali. I ticinesi si erano infatti divisi sulla nuova legge della dissimulazione del volto ed erano pure state organizzate delle proteste pubbliche.
Una procedura al mese - Ma dopo 6 mesi il polverone mediatico si è placato e a conti fatti il provvedimento non ha portato alcuna polemica. Insomma, tanto tuonò che non piovve. In effetti il Dipartimento delle istituzioni ha avviato un totale di 6 procedure e una decina di ammonimenti verbali per la tanto vituperata e discussa legge anti-burqa: a conti fatti una procedura al mese sul territorio cantonale.
244 casi per accattonaggio - Oltre alle (poche) sanzioni sul burqa, le polizie comunali delle 8 regioni ticinesi hanno registrato un totale di 384 infrazioni in merito alle nuove leggi entrate in vigore nel 2016. La maggior parte di queste sono legate a fenomeni di accattonaggio (ben 244). Seguono a distanza l’imbrattamento di beni pubblici (52 casi), il disturbo della quiete pubblica (41) animali vaganti (36). Più rari i casi accertati di littering, con sole cinque sanzioni.
Luganese e bellinzonese in “vetta” - Le infrazioni sono concentrate soprattutto nel Luganese con 127 casi e nel nord bellinzonese con 124 casi.