Il capo del Dipartimento delle Istituzioni difende la Legge sulla dissimulazione del volto: «È una questione di principio»
BELLINZONA - La stampa cantonale e nazionale ha evidenziato negli scorsi giorni che la la nuova legge anti burka ha finora portato solo a 6 multe per infrazione alla Legge sulla dissimulazione del volto. Troppo pochi, è stato sottolineato a più riprese.
Oggi però Norman Gobbi difende la legge, e lo fa sulle pagine del Mattino della Domenica: «Un risultato che può sembrare riduttivo, ma che presento con soddisfazione. Innanzitutto perché la Legge sulla dissimulazione del volto è stata introdotta per una questione di principio: il nostro è uno stato di diritto, nel quale uomini e donne sono allo stesso livello e nel quale mostrare il volto è una questione sia di sicurezza – ad esempio in manifestazione sportive o a certi raduni politici -, sia di definizione e di protezione dei nostri valori. Una scelta coraggiosa che, dopo qualche tempo dalla sua introduzione, è stata elogiata da molti, non solo in Svizzera e non solo da politici di destra, ma anche da chi è solito portare avanti un buonismo a tutti i costi. Questo per me è la conferma che il passo che abbiamo fatto va nella giusta via».