Effettuato un volo dimostrativo del drone da consegna per il trasporto autonomo di campioni di laboratorio tra Ospedale Civico e Italiano. Jelmoni: «Stiamo scrivendo una pagina di storia»
LUGANO - Quando la tecnologia incontra i bisogni della collettività si può certamente parlare di progresso. Ed è un passo importante in questo senso quello che da metà marzo la Posta Svizzera, l’Ente Ospedaliero Cantonale EOC e il costruttore di droni Matternet hanno compiuto grazie a un progetto innovativo: moderni droni da consegna per il trasporto autonomo di campioni di laboratorio tra due ospedali dell’EOC a Lugano, ovvero l’Ospedale Italiano e l’Ospedale Civico.
«Stiamo scrivendo una pagina di storia» - Proprio questi droni sono stati presentati oggi al Civico di Lugano, alla presenza di diversi ospiti tra cui Luca Jelmoni, Direttore dell’Ospedale Regionale di Lugano, Paolo Beltraminelli, direttore del DSS, Marco Borradori, sindaco di Lugano e Dieter Bambauer, membro della direzione del gruppo La Posta.
Jelmoni non ha nascosto il proprio entusiasmo per quella che è una prima a livello nazionale se non mondiale: «La cura del paziente è la principale ragione d’essere per un ospedale. Per un medico e un’infermiera significa ascoltare il paziente. Ma è necessario anche un supporto di sempre più moderne tecnologie e apparecchiature. Anche una logistica efficiente, affidabile, sicura ed economica è una necessità per delle cure di qualità. I droni fanno parte a pieno titolo di questa categoria di attività. Oggi stiamo scrivendo una pagina di storia. Quanto sperimenteremo potrà essere applicato negli altri ospedali del resto della Svizzera».
Il Direttore dell’Ospedale Regionale di Lugano ha decantato quindi quelli che sono i vantaggi di questa applicazione moderna dei droni: «C’è non solo una maggior rapidità del trasporto, ma anche un importante abbattimento dei costi». Ultimo, ma non meno importante, l’aspetto ecologico: «Si eviteranno le emissioni nocive dei veicoli oggi utilizzati a questo scopo».
Uso anche per pacchi postali - «Con l'applicazione di Lugano - ha aggiunto Bambauer - il drone soddisfa esattamente lo scopo per cui la Posta lo ha adottato: effettuare il trasporto di invii speciali urgenti».
Esito positivo dei primi voli di prova - Dalla metà di marzo hanno avuto luogo circa 70 voli di prova autonomi tra i due ospedali. Saranno svolti ulteriori test fino al 4 aprile, dopodiché si procederà a una prima valutazione. Un’ulteriore fase di prova, della durata di un mese, è poi prevista per l’estate del 2017.
Voli regolari con il drone presumibilmente a partire dal 2018 - Non appena il drone soddisferà tutti gli elevati requisiti in materia di sicurezza, idoneità pratica e affidabilità l’utilizzo regolare per il trasporto tra i due ospedali diventerà una prassi quotidiana. Ciò dovrebbe avvenire presumibilmente nel 2018. A quel punto, saranno collaboratori appositamente formati degli ospedali a caricare autonomamente il drone con una scatola di sicurezza - all’interno della quale saranno imballati i campioni - e a far partire il velivolo tramite un’applicazione per smartphone. Quindi il drone seguirà autonomamente la rotta di volo preimpostata fino alla destinazione, dove la scatola sarà presa in consegna da un altro collaboratore.
Droni da consegna all’avanguardia - Il drone da consegna utilizzato a Lugano ha un diametro di soli 80 cm (escluse le eliche), è specializzato nel trasporto di merci leggere fino a 2 kg, ha un’autonomia massima di 20 chilometri e vola alla velocità media di 10 metri al secondo (36 chilometri all’ora). Per ragioni di sicurezza, sia il pilota automatico sia altri importanti sensori - ad es. l’altimetro, l’accelerometro e il girometro - sono stati tutti installati in numero doppio. In caso di guasto dell’intero sistema elettronico è prevista l’attivazione automatica di un paracadute. Nel punto di decollo e di atterraggio viene impiegato inoltre un cosiddetto «landing pad», questo emette un segnale a infrarossi che, nella fase di avvicinamento, viene captato dal drone assicurandone un atterraggio preciso.
Ruolo da apripista della Posta nella logistica con droni - Per la Posta l’impiego di droni riveste interesse soprattutto in vista di applicazioni sull’ultimo miglio, in particolare per assicurare il trasporto di invii speciali o il rifornimento a insediamenti rimasti isolati a causa del maltempo.
In futuro i droni andranno a integrare proficuamente il recapito dei pacchi tradizionale, senza tuttavia sostituirlo. Oltre ai droni, la Posta sta sperimentando anche altri sistemi autonomi quali robot di consegna e navette autonome (smart shuttle).