La massoneria svizzera si riunisce in Ticino dopo 20 anni
Incontro importante a Lugano: in agenda vi è il cambio ai vertici. Il Gran Maestro Maurice Zahnd lascia l'incarico a Dominique Juilland
LUGANO - Da domani, sabato 9, a domenica 10 giugno, si tengono a Lugano le Assise della Gran Loggia Svizzera Alpina (GLSA) la quale riunisce le logge massoniche di tutta la Confederazione. Era da circa venti anni che la GLSA non si riuniva più in Ticino.
L’incontro di quest’anno assume poi una importanza particolare perché in agenda vi è il cambio ai vertici della Massoneria elvetica con il passaggio delle consegne tra il Gran Maestro Maurice Zahnd, nella foto, in carica dal 2014, e il romando Dominique Juilland designato quale suo successore.
La storia della GLSA - La riunione in riva al Ceresio è una buona occasione per fornire qualche dato sulla Massoneria nel mondo, in Svizzera e in Ticino, dal profilo ideale e storico. La GLSA venne costituita nel 1844 e riunì sotto un unico tetto le logge attive allora nella Confederazione. La GLSA conta attualmente 83 logge ai cui lavori partecipano circa 3.600 fratelli. Le logge sono così ripartite nelle diverse regioni del Paese: 46 di lingua francese, 28 di lingua tedesca, 5 di lingua italiana. Fatto particolare, sono pure attive 4 logge i cui lavori sono condotti in lingua inglese.
La GLSA è la sola organizzazione massonica attiva in Svizzera e riconosciuta dalla Gran Loggia Unita d’Inghilterra alla quale fanno capo i massoni di tutto il mondo. Per questo solo le 83 logge che abbiamo menzionato e che partecipano ai lavori della GLSA sono considerate come regolari.
Sin dalle sue origini moderne (la data di fondazione della Massoneria cosiddetta speculativa viene fatta risalire al 1717 in Inghilterra) la Libera Muratoria persegue attraverso il perfezionamento personale dei suoi membri alti valori umanistici a cominciare dalla fratellanza fra tutti gli uomini, al di là e al di sopra della razza, della lingua, delle appartenenze politiche e religiose. Essa non è né un partito politico né una religione. Accanto alla fratellanza uno dei principi fondanti della Massoneria è quello della tolleranza che significa rispetto dell’altro.
I valori - Grande peso viene poi attribuito alla solidarietà umana nel richiamo del concetto di fratellanza. Non è un caso se, in coincidenza con le Assise, sarà devoluta la somma complessiva di 80'000 franchi a favore di fondazioni che operano nell’ambito degli aiuti ai meno favoriti. Di questa cifra la metà è destinata a rimanere in Ticino.
Le logge - Nella Svizzera italiana sono attualmente presenti 5 logge regolari, quindi riconosciute dalla GLSA. Esse sono: la loggia Il Dovere e la Brenno Bertoni, con sede a Lugano, la Veritas che opera a Locarno, l’Helvetia presente a Bellinzona e, infine, la Signa Hominis a Chiasso. Nel corso della storia la Massoneria ha dato personalità di grande valore al Paese. Limitatamente al Ticino pensiamo ad Emilio Bossi, Brenno Bertoni e Romeo Manzoni, a livello svizzero al fondatore della Croce Rossa Henri Dunant. Ma massone fu anche il primo presidente della Confederazione Jonas Furrer che aveva contribuito in modo decisivo a trovare soluzioni per ricomporre la guerra del Sonderbund e, accanto a lui, seguiranno sempre agli albori della Svizzera moderna, altri consiglieri federali. Furrer fu anche il primo Grande oratore della GLSA, carica alla quale venne designato nel 1844. Un’altra figura di spicco a livello svizzero è quella di Elie Ducommun, premio Nobel per la pace nel 1902. Ducommun, che collaborò attivamente pure con Giuseppe Garibaldi, fu tra i promotori dell’Ufficio internazionale della pace di cui divenne pure membro onorario.
Allargando lo sguardo all’estero e limitandoci all’Italia, meritano di essere citati alcuni protagonisti del Risorgimento come Giuseppe Garibaldi e Giuseppe Mazzini, il compositore Goffredo Mameli, i poeti Giosué Carducci e Giovanni Pascoli o, ancora, l’attore Totò. Queste cose sono state ricordate oggi, nel corso della conferenza stampa svoltasi all’Hotel de la Paix di Lugano, dall’avvocato Giorgio Grandini.
Il programma delle giornate luganesi, illustrato dal presidente del Comitato di organizzazione di GL-18 Mauro Rossi, è particolarmente ricco e comprende momenti ufficiali e solenni alternati con parentesi culturali e incontri conviviali. Se la parte ufficiale ha in agenda l’assemblea annuale domani pomeriggio, sabato, e una tenuta rituale domenica mattina con l’istallazione del nuovo Gran Maestro e del Collegio degli ufficiali per il prossimo periodo, un momento ‘clou’ sarà rappresentato dal concerto che l’Orchestra della Svizzera Italiana terrà domani sera, sabato, alle 18 nella cornice del LAC. Sotto la direzione del Maestro Fabio Mastrangelo eseguirà musiche di Felix Mendelssohn e in particolare la Sinfonia n.3 in la minore, op 56, Scozzese. Questa iniziativa è stata promossa della Associazione ticinese di cremazione per ricordare i cento anni della prima cremazione celebrata in Ticino e il primo anno di attività del Centro crematorio Francesco Rusca a Chiasso, Rusca che fu pure consigliere nazionale e che era un massone oltre ad essere stato tra i principali sostenitori di questa prassi quando la stessa non era consentita nel nostro cantone. Alle accompagnatrici ed agli accompagnatori dei partecipanti saranno poi proposti vari momenti a sfondo turistico e culturale, da una visita della città e dei suoi principali monumenti ad una gita in battello per scoprire bellezze e segreti che si incontrano sulle rive del Ceresio. Agli ospiti sarà pure proposta una visita guidata al LAC.




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