La risposta del responsabile Regione Ticino sull'inchiesta aperta dalla COMCO: «Se ci mettessimo a gonfiare i nostri prezzi ci faremmo presto sorpassare da un concorrente»
LUGANO - «Non c'è stato alcun cartello», ha affermato all'agenzia finanziaria AWP Oliviero Milani, responsabile Regione Ticino presso AMAG, in riferimento all'inchiesta aperta dalla COMCO nei confronti di diversi rivenditori di veicoli delle diverse marche del gruppo Volkswagen in Ticino.
«In un mercato così conteso, se ci mettessimo a gonfiare i nostri prezzi ci faremmo presto sorpassare da un concorrente», ha aggiunto. «Attendiamo con serenità la chiusura dell'inchiesta che farà luce sulla nostra innocenza».
La quota di mercato dei marchi del gruppo Volkswagen in Ticino è di circa un terzo, secondo Milani. «Partecipiamo agli appalti pubblici dal 1998 e lo abbiamo fatto anche quest'anno», ha spiegato sottolineando che il cantone si è sempre detto molto soddisfatto dei prodotti del gruppo Volkswagen. Egli ha pure insistito sul fatto che la rete di concessionari viene regolarmente informata sul carattere illecito di ogni forma di accordo sui prezzi.
Da parte sua il Dipartimento del territorio (DT) non ha voluto rilasciare commenti ed anche le autorità di Lugano e Bellinzona, interpellate dall'AWP, non erano disponibili a prendere posizione.
In una presa di posizione scritta l'importatore afferma che «AMAG Lugano è stata informata in merito a degli accertamenti da parte della COMCO. AMAG collabora in tutto e per tutto con le autorità. Al momento non siamo in grado di fornire ulteriori informazioni poiché la procedura è ancora in corso. Tuttavia, finora AMAG non ha ancora rilevato indicazioni concrete di una possibile violazione».