La Gioventù Comunista appoggia la petizione del gruppo WWF Youth che chiede di incentivare l’utilizzo di stoviglie riutilizzabili
LUGANO - Il gruppo WWF Youth della Svizzera Italiana ha lanciato una petizione che chiede al Gran Consiglio e ai Consigli comunali di incentivare l’utilizzo di stoviglie riutilizzabili durante manifestazioni, feste ed eventi sul territorio ticinese. La Gioventù Comunista (GC) appoggia «pienamente» questa petizione e invita a firmarla.
Le rivendicazioni espresse nella petizione coincidono, tra l'altro, con quelle della GC, nonché del Partito Comunista (PC).
Nel programma d’azione del PC viene chiaramente rivendicata «una gestione sostenibile dei rifiuti, attuabile, fra le diverse misure possibili, tramite l’obbligo di utilizzare bicchieri e stoviglie riutilizzabili multiuso oppure monouso compostabili o riciclabili per tutte le manifestazioni ed eventi su suolo pubblico che necessitino di autorizzazione. Spesso viene rimproverato al consumatore di non impegnarsi abbastanza per la salvaguardia del territorio e del nostro pianeta, e il ruolo del consumatore è sicuramente importante per una questione etica, ma non è la soluzione! Difatti, anche con piccoli passi come questo, è necessario che vengano implementate delle leggi che limitino l’utilizzo di materiali inquinanti e che quindi rendano più facile al consumatore, senza nessun costo da parte di quest’ultimo, essere più ecosostenibili».
Le condizioni per evitare un consumo eccessivo di materiali non riutilizzabili, secondo la GC, «devono quindi essere date tramite delle misure come quelle sopra indicate.
Nel 2018, grazie al lavoro dell’Osservatorio della gestione ecosostenibile dei rifiuti (OKKIO) ben 100'000 stoviglie riutilizzabili e/o lavabili sono state utilizzate. I costi di raccolta dei rifiuti sono logicamente risultati minori e l’ambiente più pulito.
La GC ci tiene a ricordare inoltre che l’associazione OKKIO ha già sottoposto una simile petizione al Consiglio di Stato, in cui si chiedeva (come in questa petizione) che venissero introdotte «delle regole chiare per la gestione ecosostenibile di eventi e manifestazioni sul territorio». «In quel caso - prosegue la Gioventù Comunista - la risposta del governo fu di riconoscimento del problema, ma blanda nell’applicazione, non ritenendo di possibile applicazione le misure e preverendo una ecosostenibilità volontaria».
La GC spera ora che il Governo «prenda il coraggio di porre delle misure concrete in favore dell’ecologia!».