È stata lanciata questa mattina la campagna di prevenzione "Acque sicure". Gobbi: «Garantire la sicurezza delle persone è un compito essenziale dello Stato»
BELLINZONA - La campagna «Acque sicure», lanciata ufficialmente a Lavertezzo, presenta molteplici novità. Novità che sono state presentate questa mattina durante un evento a cui hanno partecipato il Consigliere di Stato Norman Gobbi, il Sindaco di Lavertezzo Roberto Bacciarini, il Comandante della Polizia cantonale Matteo Cocchi, il Presidente della Commissione Boris Donda e il Responsabile ad interim del progetto «Acque sicure» Benjiamin Albertalli.
Con la bella stagione il pericolo è in agguato - Con l’avvicinarsi della bella stagione, durante la quale le rive di fiumi e laghi ticinesi diventano meta prediletta di residenti e turisti, il Dipartimento delle istituzioni intende infatti – come di consueto – attirare l’attenzione dei bagnanti sulle regole che permettono di evitare comportamenti a rischio e incidenti. «Garantire la sicurezza per persone e beni - ha esordito Norman Gobbi - è un compito essenziale dello Stato». Ed è proprio in questa ottica che nel corso degli anni è stato sviluppato un concetto di sicurezza a 360 gradi. Un concetto nel quale - come ricordato dal DI - rientrano anche le campagne di sensibilizzazione come «Acque sicure».
250 interventi della lacuale - Altri importanti attori sono gli agenti della polizia Lacuale, che hanno pure svolto una esercitazione pratica dopo la conferenza stampa. «Hanno un compito importantissimo», spiega Matteo Cocchi. «Nel corso del 2018 hanno effettuato ben 250 interventi su tutto il territorio ticinese». Il Comandante della polizia ticinese ha successivamente sottolineato l’importante collaborazione intercantonale instauratasi con la Polizia cantonale del Canton Grigioni, che vede la Lacuale intervenire pure in Mesolcina.
Sensibilizzazione sempre più mirata - La campagna di sensibilizzazione sarà ancora più mirata. «Punteremo a un maggior coinvolgimento dei bagnanti, anche attraverso un concorso a premi». Ma non solo. «Sul territorio saranno posati alcuni nuovi cartelli in zone ritenute a rischio per migliorare la sicurezza dei bagnanti». E tra queste figura anche la località di «Aquino» nel Comune di Lavertezzo, scenario della dimostrazione pratica odierna.
La figura della sentinella - «Questo importante passo in avanti nel lavoro di sensibilizzazione - precisa il Presidente Boris Donda - è stato possibile grazie all’approfondita analisi svolta all’interno della Commissione "Acque sicure"». In questo senso Norman Gobbi ha concluso ponendo l’accento sul senso di responsabilità che cittadini, Autorità comunali ed enti pubblici sono chiamati a dimostrare nei contesti acquatici: «Il lavoro di prevenzione, infatti, è un gioco di squadra e si ha successo solo quando tutti gli attori che stanno al fronte fanno la propria parte, svolgendo anche il ruolo di «sentinella» ovvero segnalando comportamenti a rischio e zone ritenute pericolose».