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Ecco lo shop sociale in cui puoi comprare un gioco a un franco

CADENAZZOEcco lo shop sociale in cui puoi comprare un gioco a un franco

01.07.19 - 06:00
Il progetto, lanciato da alcune settimane, sta ottenendo buoni consensi da parte della popolazione. Il video con le due promotrici e la voce dei cittadini
DAVIDE GIORDANO
Marina Bontognali (a sinistra) e Natascia Caccia, un'accoppiata vincente.
Marina Bontognali (a sinistra) e Natascia Caccia, un'accoppiata vincente.
Ecco lo shop sociale in cui puoi comprare un gioco a un franco
Il progetto, lanciato da alcune settimane, sta ottenendo buoni consensi da parte della popolazione. Il video con le due promotrici e la voce dei cittadini

CADENAZZO – Non è la prima volta che Cadenazzo si distingue per le iniziative sociali. Stavolta lo fa, lanciando lo shop solidale “L’isola dei bimbi”. Un negozio di giocattoli usati, in cui le famiglie e i bambini possono acquistare giocattoli a prezzi stracciati: si va da uno a dieci franchi circa per articolo. Un progetto dedicato alle fasce meno abbienti. Ma non solo. «È giusto che le nuove generazioni imparino l'arte del riuso – evidenzia Natascia Caccia, municipale e ideatrice dell'operazione – e a non avere sempre l'ultimo modello di giocattolo. La questione è anche educativa dunque».

Nessuna vergogna, anzi... – I clienti iniziano ad arrivare. E, contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, non hanno assolutamente vergogna di entrare. «Io ci sono già stata – sostiene una mamma – e ho comprato dei giocattoli a mia figlia. È una bella cosa. Ci voleva». «Era ora che ci fosse qualcosa anche per chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese» dice un altro cittadino. 

Oggetti in buono stato – Il braccio destro di Natascia, è Marina Bontognali, simpatica signora, un po' alla vecchia maniera (non ama le telecamere), ma dal cuore d'oro. «Chiunque ci può portare della merce usata. C'è poi il centro di raccolta alle scuole comunali. L'importante è che gli oggetti siano in buono stato. Noi poi stimiamo a che prezzo possiamo venderli».

Nel nome delle fasce più disagiate – Lo shop di Cadenazzo ricorda, in un certo senso, il più noto ospedale del giocattolo, già attivo da tempo a Lugano. «A dire il vero l’ispirazione è arrivata da lì – ammette Caccia – noi, poi, facciamo le cose più in piccolo e a modo nostro. Purtroppo anche nel nostro comune ci sono diverse persone in difficoltà economiche. Da sempre mi batto per le fasce disagiate. Questo era un tassello che mancava».

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COMMENTI
 

anndo76 5 anni fa su tio
lodevole l'iniziativa sotto tanti punti di vista, sopratutto re-imparare a non sprecare e dare un freno a questa societa' di consumismo e inquinamento

hcap76 5 anni fa su tio
l'iniziativa è indubbiamente buona,personalmente credo che i soldi siano tutti uguali,sia che arrivino da persone in assistenza che da persone più facoltose,credo che la gente sia libera di spendere i propri soldi come e dove meglio crede no? sennò come la mettiamo con chi gira in ferrari ecc e va a fare la spesa all'aldi? mettiamo i cartelli con i doppi prezzi? facciamo distinzione tra persone agiate e meno? giriamo tutti con una tessera che dimostra la nostra situazione economica così quando andiamo a fare la spesa i negozianti sanno quanto farci pagare i prodotti ? e poi cos'altro?

KilBill65 5 anni fa su tio
Iniziative del genere dovrebbero esserci in tutto il Cantone….Sarebbe interessante in altri ambiti ad es. sul vestiario e genere alimentare….Molte famiglie non possono permettersi di fare la spesa dai grossi rivenditori…...Speriamo nella buona volonta' nelle persone di grande umilta' come in questo caso di Cadenazzo…...
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